Apple sta lavorando ad un sistema di geolocalizzazione capace di funzionare anche all’interno degli edifici. Lo fa sapere Steve Troughton-Smith, sviluppatore di cui ci siamo trovati a parlare spesso per via di diversi bug ed hack su iOS da lui stesso scoperti, che allega ad un tweet lo screenshot di Indoor Survey, una applicazione Apple fino ad ora mai segnalata dalla società.
Dalla descrizione su iTunes, si scopre come Indoor Survey sia in grado di funzionare. In sostanza, dall’app è sufficiente mettere un pin nel punto in cui ci si trova in quel momento: il sistema, analizzando le radiofrequenze emesse ad esempio da un router WiFi e combinandole ai dati rilevati dai sensori di iPhone, riesce a determinare la posizione esatta dell’utente nel momento in cui si sposta all’interno della stanza. Il tutto sarebbe in grado di funzionare con precisione quindi anche in locali e zone al coperto, senza la necessità di installare particolari hardware aggiuntivi.
Apple avrebbe inoltre depositato una serie di brevetti che descrivono proprio sistemi di navigazione e posizionamento indoor, un ulteriore segnale che dimostra quanto la società sia effettivamente interessata a questo particolare sistema di mappatura. A riguardo, inoltre, Apple avrebbe messo a disposizione degli sviluppatori il codice di un’app chiamata Footprint che spiega come convertire le coordinate geografiche in una piantina da integrare con MapKit.
L’obbiettivo è quello di costruire un sistema per navigare spazi come centri commerciali, supermercati, aeroporti e così via. Dare la possibilità all’utente di conoscere la sua posizione, significa creare le precondizioni per trovare non solo un luogo, come il gate di partenza di un volo o un binario di una stazione, stimando il tempo che richiede raggiungerlo, ma anche un negozio o un servizio e, di conseguenza, poter costruire un sistema di visibilità (a pagamento o gratuito) per i servizi commerciali stessi. La geolocalizzazione in interni e la mappatura sono obbiettivi di una miriade di aziende, grandi e piccole, che stanno lavorando da anni per trovare soluzioni affidabili in vista del potenziale economico che il sistema avrebbe. Google e Microsoft sono impegnate in questo ambito, come lo era WiFislam, piccola azienda con tecnologie di localizzazione in interni acquisita da Apple intorno al mese di marzo 2013 le cui tecnologie potrebbero essere alla base anche di Indoor Survey
L’app Indoor Survey è accessibile soltanto alla pagina diretta su browser mentre non compare all’interno di App Store.