Attivisti per l’indipendenza della Catalogna che usano iOS non potranno ottenere informazioni su come partecipare a nuove proteste contro la Spagna, manifestazioni iniziate dopo la recente sentenza di condanna ai leader indipendentisti.
Per le proteste, gli attivisti si stanno da qualche giorno affidando a un’app che non è però disponibile per iPhone. Democratic Tsunami, il gruppo che organizza le proteste in Spagna, spiega che l’app non è disponibile su iOS per motivi di sicurezza. L’App Store prevede policy restrittive per questo tipo di app e ha già “censurato” app con meccanismi simili sfruttate dai manifestanti di Hong Kong.
L’app degli indipendentisti che protestano in Spagna è stata rilasciata martedì 15 ottobre, dopo la dura sentenza emessa il giorno prima dal Tribunale Supremo spagnolo contro 12 leader indipendentisti. A Barcellona migliaia di persone si sono radunate per protestare e non sono mancati momenti di tensione, co la polizia che ha caricato gruppi di manifestanti.
Il Ministro dell’interno Fernando Grande-Marlaska ha fatto sapere che il suo dipartimento indagherà per capire chi c’è dietro Tsunami Democratic, l’entità che avrebbe guidato gli scontri, portando all’arresto di 96 persone.
Gli utenti Android, spiega Yahoo Finance, possono scaricare l’app da un link senza bisogno di passare dallo store di Google. Lo scaricamento dell’app è solo il primo passaggio: è necessario scansionare un codice QR da qualcuno che ha già l’app, strategia che gli attivisti affermano essere necessaria per limitare chi può avere accesso alle informazioni.
L’app vanterebbe già 150.000 download. Per un’app simile usata dai manifestanti di Hong Kong, Apple ha spiegato che la rimozione si è resa necessaria per la violazione di direttive interne, oltre che per la violazione delle leggi locali. il CEO di Apple, Tim Cook, ha spiegato che l’applicazione è stata usata “per prendere di mira singoli agenti con violenze e perseguitare specifici individui e proprietà dove non c’è la polizia”. Questo utilizzo, dice Cook, “pone l’app in violazione con le leggi di Hong Kong”.