Cercare di sfondare nell’immenso mercato indiano degli smartphone richiede una presenza massiccia di rivenditori degni di nota. Lo Stato è enorme e, anche se avesse le autorizzazioni necessarie, Apple non potrebbe coprire con i soli store i tanti punti strategici sul territorio. È questa la ragione per cui la casa della Mela, come racconta Times of India, ha pensato di risolvere il problema appoggiandosi a Premium Reseller presenti in più punti, coprendo il maggior numero di clienti possibili nelle principali città (esempio: Amritsar, Pathankot, Moga, Coimbatore, Trichy, Nagpur e Nasik; al momento i prodotti Apple si trovano in città grandi quali Delhi, Mumbai, Bangalore, Kolkata e Chennai).
Da marzo di quest’anno sembra che Apple stia lavorando con due distributori locali: Redington, che si occupa della distribuzione del 70% di prodotti di questo tipo nel paese, e Ingram Micro. L’idea della Mela è essere presente anche nei negozi più piccoli, quelli che si occupano in modo generico di telefonia, proponendo anche prodotti entry level.
Apple al momento ha accordi con circa 500 negozi sparsi su tutto il territorio, un numero importante ma necessario per lottare contro Samsung che nel paese domina il mercato della telefonia. Apple ha nel paese venduto un milione di iPhone nell’anno fiscale 2013 (chiuso a settembre) e l’obiettivo triplicare il risultato per l’anno fiscale 2014. Il dato è comunque insignificante se si considerano le dimensioni del paese asiatico che è il secondo al mondo per numero di abitanti e un largo numero (numericamente parlando, non tanto percentualmente) di persone in grado di affrontare la spesa di un pur costoso iPhone.