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Indagine del Consumer Financial Protection Bureau statunitense su Apple, Google e altri big

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Apple dovrà affrontare indagini da parte del Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), agenzia del governo USA che si occupa della tutela dei consumatori nel settore finanziario.

L’Ufficio Finanziario per la Protezione dei Consumatori sta effettuando delle indagini su pratiche commerciali legate ai sistemi di pagamento di Apple, Google, Facebook, Amazon, PayPal e Square, ed ha chiesto a queste aziende di fornire dettagli su loro prassi in materia di conservazione e gestione dei dati.

CFPB è alla ricerca di informazioni che permettano loro di capire meglio in che modo le aziende del mondo IT sfruttino i dati personali sui pagamenti e gestiscono l’accesso ai dati, “al fine di garantire la tutela dei consumatori”.

“I colossi tecnologici stanno avidamente espandendo i loro imperi per ottenere maggiore controllo e insight sulle nostre abitudini di spesa”, ha riferito Rohit Chopra, direttore di CFPB. “Abbiamo ordinato di produrre informazioni sui loro piani finanziari e sulle loro pratiche commerciali”.

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Stando a quanto riferisce CFPB, le grandi aziende del mondo IT hanno sviluppato “nuovi prodotti e modelli di business” nell’ambito della tuttora in corso emergenza sanitaria mondiale, con alcuni elementi indicati come “rischiosi per i consumatori e per un equo, trasparente e competitivo mercato”.

Tra gli esempi riferiti da CFPB, si citano Apple e Google, che hanno integrato servizi di pagamento nei loro sistemi operativi. L’ente in questione riferisce di preoccupazioni con la raccolta dei dati, la monetizzazione, restrizioni di accesso a terzi e scelte per gli utenti, evidenziando che venditori e altri partner si sentono obbligati a integrare questi sistemi di pagamento, con il rischio di limitare le scelte dei consumatori e soffocare l’innovazione in modo anticoncorrenziale, escludendo attività terze dalle piatteforme. L’indagine mira a capire se sono state attuate politiche restrittive e in che modo queste hanno influenzato le scelte di famiglie e attività commerciali.

Nella lettera inviata a Apple (qui in PDF) è stato chiesto di fornire informazioni quali dettagli su alcuni prodotti, loro peculiarità, sui manuali, dettagli sui canoni per sfruttare determinati prodotti, ottenere sconti, attivare promozioni, ecc. Le risposte alla CFPB dovranno arrivare entro il 15 dicembre 2021.

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