Le autorità sudcoreane hanno fatto irruzione negli uffici Samsung Electronics in Corea del Sud, nell’ambito di una indagine che riguarda scandali politici che vedono il coinvolgimento della presidente della Corea Park Geun-hye. Lo riferisce BBC, spiegando che la magistratura sta indagando su presunte accuse che avrebbero a che fare con la figlia di Choi Soon-sil, amica intima della presidente. La presidente avrebbe concesso grande potere a una semplice cittadina, Choi Soon-sil (arrestata il 3 novembre) arrivata a scrivere i suoi discorsi e dare ordini a funzionari pubblici, sfruttando la sua influenza su Park Geun-hye.
Dalle ultime notizie relative a quello che è considerato un enorme scandalo in Corea del Sud, si apprende del possibile coinvolgimento di Samsung. L’azienda sud coreana avrebbe concesso 2,8 milioni di euro a una società di Choi Soon-sil e a sua figlia, per finanziare un centro di equitazione che la figlia della misteriosa consigliera presidenziale ha in Germania. Oltre agli uffici Samsung, sono stati perquisiti quelli della Korea Equestrian Federation e della Korea Horse Affairs Association.
L’annus horribilis di Samsung (con Galaxy Note 7 che prendono fuoco e le lavatrici “bomba” distribuite negli USA) non sembra voler finire. È notizia di ieri di uno smartphone diverso dai Note 7 che ha preso fuoco ed è esploso. È accaduto in Francia: il modello “incriminato” è un Galaxy J5. Il proprietario del dispositivo ha deciso di citare in giudizio l’azienda.