Sabato mattina l’originario Macintosh development team ha celebrato a Cupertino il trentennale della nascita del Mac. Rod Holt, guru hardware e uno dei primi dieci dipendenti di Apple, ha fatto capire come il team era cosciente di lavorare su qualcosa di rivoluzionario aggiungendo che probabilmente se Jobs glielo avesse chiesto, il team avrebbe lavorato gratuitamente. “Anche se ci sarebbe stato qualche brontolio” ha aggiunto ridendo.
Un commosso Bill Atkinson, autore delle routine QuickDraw e MacPaint, ha descritto come Jobs l’ingaggiò. Giovane diplomato all’epoca, era riluttante nell’accettare il lavoro ma Jobs lo convinse: “Pensa a quanto è divertente surfare sul fronte di un’onda”, “vieni nella Silicon Valley, dove stiamo inventando il futuro”.
A presenziare la serata anche Bill Fernandez, la persona che ha fatto conoscere Steve Jobs e Steve Wozniak; altri allora dipendenti di Apple presenti all’evento sono stati: Daniel Kottke e Larry Tessler.
Steve Hayden, la persona che ha concepito il famoso spot “1984”, ha raccontato qualche aneddoto sulla creazione dell’iconico annuncio, ricordando l’idea base che gli comunicò allora Jobs: “Spostare il mondo dalla sua carreggiata”. Un compito non facile ma portato a termine con successo da Hayden e pare che dopo la visione delle bozze di montaggio, Jobs riuscì a stento a contenersi.
David Bunnell, fondatore di MacWorld ha ricordato la sessione fotografica per la prima copertina del mensile, un numero mitico nel quale compare Jobs sorridente con tre Mac. Quella copertina iconica poteva non esistere: all’ultimo momento Jobs aveva cambiato idea e non voleva comparire sulla copertina. “Mi dispiace Steve, stiamo già stampando” disse (mentendo) Bunnell.
Al campus di Cupertino c’è stato un concerto degli OneRepublic; la casa della Mela ha predisposto dieci poster con il logo per il trentennale e su questi erano indicati i tanti nomi dei dipendenti.