Il quarto fiscale di settembre potrebbe concludersi con 5 milioni di iPhone venduti. La stima è di Piper Jaffray, in una recente indagine compiuta analizzando i canali di distribuzione e i punti retail, gradi e piccoli che presentando ai clienti iPhone.
Gene Munster, l’analista che ha elaborato la stima, ha ritoccato al rialzo le previsioni inerenti iPhone; inizialmente la previsione era di poco più di 4 milioni. Ma il lancio in vari paesi avvenuto ad agosto e quelli che stanno per arrivare (il 26 settembre, venerdì, iPhone sbarcherà in due grandi paesi come Turchia e Brasile), ha indotto l’analista a ritoccare al rialzo le previsioni. In pratica per Munster Apple venderà il 22% di iPhone in più di quanto non fosse stato preventivato in precedenza.
Da ascoltare attentamente anche la previsione elaborata da Munster sull’impatto che avrà il lancio del primo dispositivo Android e che viene giudicato sostanzialmente nullo.
Anche se i due prodotti sono parzialmente sovrapponibili (si tratta di dispositivi multimediali con uno spiccato orientamento al web mobile) e anche se il G1 di T-Mobile ha qualche elemento di vantaggio (la tastiera meccanica che per diversi clienti è un plus rispetto a quella virtuale di iPhone), il telefono di Cupertino ha una qualità molto elevata e il fatto, per Apple, di poter controllare la filiera da cima a fondo offre alla Mela la possibilità di mantenere un vantaggio.
Munster non esclude che, in ogni caso, a lungo andare Android possa proporre delle sfide ad Apple: ‘Un solo annuncio non significa nulla – scrive l’analista di Piper Jaffray – ma se ne arriveranno altri nei prossimi due anni, Android potrebbe rappresentare un pericolo per iPhone’