Con il nuovo Windows 8 Microsoft integrerà il supporto nativo per le periferiche e i collegamenti USB 3.0. L’annuncio arriva direttamente dal blog ufficiale sul nuovo OS di Redmond ancora in fase di sviluppo. La notizia è buona per tutti quei produttori di computer che fino ad oggi hanno faticato a supportare l’evoluzione dello standard USB; chi, infatti, fino ad oggi ha voluto produrre macchine con porte USB ad alta velocità, ha sostanzialmente dovuto fare da solo vista l’assenza di supporto nativo nel sistema operativo, oltre che convivere con un ridotto (eufemisticamente parlando) entusiasmo di Intel su questa tecnologia di cui pure è uno dei promotori.
USB 2.0 è ancora oggi lo standard più diffuso e utilizzato per le periferiche esterne ma è ormai molto lacunoso dal punto di vista delle prestazioni rispetto ad altri standard di connettività come, ad esempio, Thunderbolt promosso da Apple e da Intel. USB 3.0 dovrebbe ridurre ma non annullare il gap con Thunderbolt che ha maggiori prestazioni (10 Gb/sec contro 5 GB/sec dell’evoluzione USB), velocità destinata ad aumentare ulteriormente quando invece dei cavi in rame verranno impiegati connettori ottici. Oltre alle prestazioni la differenza sostanziale tra Thunderbolt e USB è la possibilità per la prima di trasportare protocolli diversi: sono supportati quello DisplayPort e PCI Express. Quest’ultimo è il canale utilizzato per la comunicazione delle schede interne del computer: il supporto di PCI Express con la disponibilità di un connettore esterno tramite Thunderbolt assicura un ventaglio di possibilità di espansioni e connessioni esterne prima impensabile.
Nonostante questo grazie a Microsoft, dicono alcuni osservatori, USB 3.0 potrebbe arrivare su tutti i PC entro il 2015 e finire su due miliardi di periferiche vendute ogni anno e questo anche grazie ai ridotti costi d’implementazione. Secondo analisti e osservatori nei prossimi anni potremmo dunque assistere di nuovo ad una situazione simile al passato: l’USB sarà il sistema di collegamento più diffuso coesistendo sul mercato con tecnologie diverse e a tasso d’adozione inferiore come già avvenuto con FireWire. Intel per altro ha concepito fin dall’origine Light Peak (nome di sviluppo di Thunderbolt) proponendolo come complementare e non sostitutivo ad altre tecnologie esistenti.