Il grande vantaggio di iPad Pro è che ha la USB-C. E se questo non è un vantaggio, dal punto di vista di chi utilizza un iPhone (ancora “bloccato” con la porta Lightning, che viene utilizzata anche dagli iPad non-Pro) in realtà per gli utenti di moderni MacBook e di altri dispositivi (PC o Android) questo vuol dire poter utilizzare meno cavi e meno accessori.
I migliori per viaggiare secondo noi sono questi. Abbiamo preso come riferimento iPad Pro 11, che è la versione più diffusa, ma gli stessi ragionamenti si applicano anche alle altre versioni.
Una cover per tutte le stagioni
Ci sono varie cover per iPad Pro, molte delle quali hanno anche una tastiera, ma quella di Apple ha una marcia in più: è sottile e resistente a tutto. Il suo difetto, se proprio vogliamo cercarne uno, sta nei tasti che si scolorano con una certa facilità e non sono retroilluminati. Per il resto funziona che sembra un laptop.
La Smart Keyboard Folio per iPad Pro 11 è insomma un oggetto notevole. Se vogliamo cercargli una alternativa, questa potrebbe essere la custodia Slim Folio di Logitech con tastiera integrata bluetooth, portapenna Apple Pencil di prima generazione, che funziona con gli iPad Air di terza generazione, e la bellissima (e pratica) custodia ripiegabile in pelle Slim Sleeve di Decoded per iPad mini, molto particolare e molto bella soprattutto nel colore nero.
Disegnare a mano libera…
Per quanto riguarda Apple Pencil di prima e seconda generazione cosa possiamo fare? Quella di seconda generazione, cioè degli iPad Pro, è quella che si ricarica magneticamente sul lato dell’iPad e non richiede più per fortuna di “infilzarlo” da tergo: ottimo. Ma cosa si può fare per dare un po’ di colore e di bellezza alla nostra (costosa) Apple Pencil?
Per entrambi i modelli si può prendere un accessorio gradevole e simpatico: la silicon skin Duotone di Doodroo. La caratteristica principale è la gradevolezza al tatto del silicone, che aumenta e migliora il grip. La punta è facilmente risolta, perché si sfrutta quella della Pencil (che è uguale per entrambe le generazioni e può essere cambiata semplicemente svitandola. Il cappuccio, che copre la parte terminale della Pencil di entrambe le generazioni, permette di far rimuovere il tappo di quella di prima generazione in maniera tale da poterla ricaricare senza problemi, e al tempo stesso resta attaccata bene al finale di quella più corta di seconda generazione, senza inibirne la funzione di “coda” che fa da gomma da cancellare. Ci è piaciuta molto e funziona davvero bene.
…su una superficie appropriata
E se volete avere una sensazione di “vera carta” sul vostro iPad Pro (o sugli altri iPad della famiglia) potete seguire la tendenza nata nell’ultimo anno di ricorrere a una pellicola trasparente (Doodroo vende il kit con la custodia in silicone e due pellicole e con spedizione grautuita grazie a questo codice: MCTYDD012) il cui scopo non è tanto quello di proteggere il vetro anteriore dell’iPad Pro, quando quello di dare più attrito alla Pencil, con una sensazione molto realistica di “penna su carta”. Inoltre, aggiunge una leggera opacità che permette di vedere meglio anche in condizioni di forte luminosità, e permette di avere colori più caldi e morbidi. Attenzione alla installazione, perché le bollicine sullo schermo di iPad Pro sono micidiali.
Un trasformatore per tutte le stagioni
Grazie alla presenza di USB-C abbiamo adesso accesso a un universo di accessori molto più ampio e versatile, che ci consente di integrare anche con MacBook e con iPhone il nostro iPad Pro. Ne abbiamo già parlato nel servizio dedicato a In viaggio con iPhone: ci sono caricabatterie davvero interessanti che sono anche valide alternative a quella offerta di serie da Apple per iPad Pro, che si ferma a 18 Watt e non è Power Delivery, mentre gli iPad sono compatibili.
Ci sono vari caricabatterie USB-C “puri” di buona qualità. Ne abbiamo provati due e li troviamo entrambi molto buoni: il primo è l’Anker Atom PD1 da 30 Watt (utile per caricare anche un iPad, ad esempio) e l’altro è il 18W Power Delivery di Aukey che è ultracompatto ed economico, e permette di avere buoni risultati anche con iPad Pro.
Una powerbank da combattimento
Ci sono molte powerbank sul mercato, e da un certo punto di vista quella funzione può essere coperta anche da iPad Pro, che può fare da caricabatterie per tutto quello che viene connesso alla sua porta USB-C. Ma come fare a ricaricarlo? Serve un grande powerbank, ma che deve essere anche di qualità. Qui da un po’ utilizziamo la batteria portatile di Anker PowerCore+ 26800, che permette di ricaricare anche un MacBook con schermo Retina da 12 pollici e grazie alla funzione di Power Delivery e una potenza massima di 30 Watt è perfetta per fare molte, molte cose.
Basta e avanza per l’iPad Pro grazie alla sua uscita USB-C. Scocca in alluminio extraresistente, fate attenzione se la mettete nella borsa con il computer, serve qualcosa per proteggerla (la sua retina inclusa nella confezione oppure una bella calza di lana da uomo). Il vero limite di una batteria così grande è la ricarica: ci vogliono molte ore (ci siamo stufati di contare e la lasciamo su tutta la notte, alla mattina è a posto).
E infine, moltiplichiamo la porta di iPad Pro
Il vostro iPad Pro è diventato un vero computer, non solo grazie alla potenza del suo processore e alla compatibilità con gli accessori USB-C, ma anche alla flessibilità (finalmente) arrivata con iPadOS. Grazie a questo sistema, adesso possiamo aggiungere dischi, schede di memoria, periferiche, interfacce di rete, senza problemi. Peccato che la porta USB-C sia una sola, e sia necessaria anche per ricaricare il nostro tablet. Oppure no?
Se viaggiate avete sicuramente bisogno di qualche adattatore per connettere il vostro iPad al resto del mondo. Potete utilizzare l’adattatore Usb-C Usb-A di Apple, e se dovete collegare l’iPad a un proiettore magari potete comprare i due adattatori per Hdmi e VGA (a seconda della bisogna) che hanno entrambi sia una porta Usb-A che un’altra porta USB-C per alimentare il dispositivo. E c’è persino quello fatto da Apple per le schede di memoria SD. Ma se non vi piacciono queste soluzioni in realtà anche un po’ costose, ci sono altri accessori di terze parti che permettono di avere più porte contemporaneamente.
Tra le soluzioni con cavetto flessibile, che sono le più funzionali e sicure in termini di stabilità di connessione, c’è sicuramente questa All-in Hub USB-C di Aiino che offre un roster di porte davvero interessante: due Usb A 3.0, Usb C con Power Delivery che arriva sino a 87 Watt per ricaricare l’iPad Pro velocemente, lettore di micro SD e schede SD Card, una HMDI 4K e una Ethernet da un Gigabit. Il tutto permette di caricare l’iPad, ma anche di collegarlo a proiettori, monitor, scaricare dati da schede SD e micro SD, collegarlo alle altre periferiche, inclusi chiavette di memoria e dischi esterni, oltre che a una rete Ethernet ad alta velocità.
Intanto che il mondo si consolida verso pochi standard di connessione, questo è il ponte ideale per attraversare il vuoto tra Usb-C e il resto delle connessioni. Un’ultima nota, perché l’abbiamo testato tempo addietro e ci ha veramente colpito per le prestazioni: l’adattatore USB-C per Ethernet da 1 Gigabit della tedesca Roline (utilizzato anche negli Apple store dal personale Apple) che abbiamo recensito qui assieme al “vecchio classico” di casa Apple: l’adattatore di Apple modello A1277 da 100 Mbps che richiede un ulteriore adattatore USB-A a USB-C per funzionare.