Apple ha registrato un brevetto che fa riferimento a una “libreria virtuale di foto” e che altro non è che un meccanismo per garantire ancora più privacy per le foto e i video presenti sui propri dispositivi.
Nel brevetto Apple spiega che il sistema operativo può tenere conto della privacy permettendo alle app di accedere o no a elementi quali la fotocamera, il microfono e dati sensibili come le foto registrate nella libreria. Quando un’app cerca di accedere a un elemento sensibile per la privacy o a dati sensibili, l’utente può accettare o negare il consenso. Con alcune app è possibile specificare una volta per tutte l’impostazione per evitare di effettuare ad ogni avvio dell’app nuove richieste di accesso. Con app che, ad esempio, vengono sfruttate per il fotoritocco, è utile consentire sempre l’accesso alle foto, senza bisogno di concordare ogni volta il permesso. Questa impostazione ha ad ogni modo delle controindicazioni (un’app alla quale viene concesso l’accesso alle foto, avrà sempre e comunque accesso a queste ultime), e l’idea di Apple è limitare l’accesso a determinate foto, predisponendo una libreria virtuale (che appare come diversa dalla libreria principale con tutte le foto) alla quale consentire accesso limitato. Si tratta probabilmente di qualche funzione che vedremo con i futuri aggiornamenti di iOS e iPadOS.
Ricordiamo che con iOS 15.2 è possibile controllare in che modo le app utilizzano i permessi che abbiamo concesso andando in Impostazioni > Privacy e quindi toccando Resoconto sulla privacy delle app” per capire in che modo le app stanno utilizzando i permessi ottenuti e anche mostrare la loro attività di rete.