I servizi finanziari di Apple, come Apple Card, sono attualmente per lo più limitati agli Stati Uniti, ma l’autorità di regolamentazione del Regno Unito sta già avviando un’inchiesta sulle potenziali preoccupazioni antitrust. Ecco cosa sta accadendo.
Dal 2015 in avanti Apple è diventata una delle più grandi protagoniste per quanto riguarda il campo dei portafogli mobili, lanciando una carta di credito, un servizio buy-now-pay-later e, più recentemente, un conto di risparmio. Mentre l’azienda collabora con banche esistenti per la maggior parte di questi servizi, Apple agisce in realtà come una vera e propria banca quando si tratta di Apple Pay Later. Quest’ultima mossa ha spinto l’autorità di regolamentazione delle finanze dei consumatori statunitensi a esprimere preoccupazioni antitrust.
Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) ha affermato che Apple Pay Later ha sollevato “una serie di questioni”, tra cui questioni antitrust e sulla privacy. Una delle domande che la CFPB si pone è il servizio “potrebbe effettivamente ridurre la concorrenza e l’innovazione nel mercato.
In risposta a una domanda sul lancio del servizio, Chopra della CFPB ha affermato che l’ingresso di Big Tech nei prestiti a breve termine “suscita una serie di problemi”, incluso il modo in cui le aziende utilizzano i dati dei clienti.
All’inizio di quest’anno, Apple ha acquisito Credit Kudos, una startup britannica che adotta un nuovo approccio per valutare l’affidabilità creditizia dei richiedenti finanziari. Questo sembra un chiaro inizio sui piani per lanciare Apple Card nel Regno Unito.
Il Financial Times riferisce che l’autorità di regolamentazione dei servizi finanziari del Regno Unito sta ponendo domande simili a quelle poste negli Stati Uniti.
La Financial Conduct Authority (FCA) sta lanciando un’inchiesta questa settimana sull’ingresso di Apple, Amazon, Google e Facebook Meta nelle società monetarie al dettaglio, chiedendo alle grandi aziende tecnologiche e ai potenziali rivali le loro opinioni sull’allargamento della Silicon Valley in fondi, depositi, punteggio di credito e copertura assicurativa.
Come spesso accade con le indagini antitrust in fase iniziale, la preoccupazione è che i consumatori possano beneficiare a breve termine, ma essere danneggiati a lungo termine.
Pur riconoscendo che i clienti potrebbero trarre profitto entro il breve periodo, la FCA significa che le aziende Big Tech possono avere la capacità di “sfruttare i loro ecosistemi” e l’enorme bagaglio di informazioni per “bloccare i consumatori”, in modo simile a quanto accade con gli app store.