Sembrava inizialmente uno scherzo ma l‘offerta di Elon Musk per acquisire Twitter si è rivelata concreta. Il consiglio di amministrazione di Twitter si è riunito durante il fine settimana per discutere seriamente l’offerta di Elon Musk, secondo il Wall Street Journal e il New York Times. I due giornali americani riferiscono le stesse informazioni, vale a dire che il social network potrebbe accettare l’offerta del CEO e vendere le sue azioni a 54,2 dollari. Da parte sua, Elon Musk ha visitato banche (tra le quali Morgan Stanley Bank) e contattato suoi amici investitori per assicurarsi non meno di 46,5 miliardi di dollari per acquisire l’intera piattaforma.
Glii attuali azionisti di Twitter che supportano Musk potrebbero decidere di trasferire le loro azioni in base a qualsiasi accordo. È un elemento importante giacché l’imprenditore, anche se sulla carta è la persona più ricca del mondo con un patrimonio stimato in 250 miliardi di dollari o più, non possiede liquidità elevata, essendo tutta la sua ricchezza investita principalmente nelle azioni di Tesla e SpaceX.
Pochi giorni addietro Twitter aveva fatto sapere che stava esaminando l’offerta di Musk, definita da quest’ultimo «migliore e finale». Venerdì scorso è trapelata da Twitter la volontà del Consiglio di Amministrazione di sferrare al’imprenditore una «pillola velenosa», contrastando la sua offerta, una tattica che permetterebbe di dare a tutti gli altri azionisti il diritto di acquistare azioni fortemente scontate, diluendo l’offerta di Musk e rendendola più costosa.
Le fonti dei giornali USA sono ad ogni modo caute sull’accordo e sulle sue possibilità di successo. Il CDA di Twitter dovrebbe ad ogni modo indicare rapidamente cosa sceglierà di fare, poiché la società deve annunciare i suoi risultati finanziari giovedì 28 aprile; la risposta potrebbe arrivare data in questa occasione o nei giorni precedenti tale scadenza.
La posizione di Musk è piuttosto chiara: da sempre attivissimo utente con post, risposte e larghissimo seguito di lettori, l’imprenditore non ha mai perso occasione per criticare e commentare le scelte di gestione e le policy del social. Per questa ragione non deve sorprendere che Musk abbia rifiutato un posto nel consiglio di amministrazione attuale: è molto probabile che i suoi piani richiedano cambiamenti così profondi che difficilmente il management approvi, a meno che sia Musk l’unico proprietario di tutto.