Non è il primo aprile: la storia potrebbe sembrare uno scherzo ma è tutto vero. La serissima agenzia di stampa AFP riferisce che un cittadino russo ha presentato denuncia nei confronti di Apple, chiedendo “danni morali” perché un’app avrebbe reso omosessuale l’uomo. L’utente, che preferisce rimanere anonimo, ha chiesto ad Apple danni per un milione di rubli (14 mila euro).
L’uomo avrebbe scaricato un’app per la gestione di criptovalute dall’App Store avrebbe ricevuto 69 “GayCoin” (!) invece dei bitcoin che aveva ordinato, accompagnati da un messaggio: “Non giudicare, senza prima provare”.
La storia non finisce qui. L’uomo afferma di aver “pensato a come si potesse dare un giudizio di qualcosa che non si è provato”, avrebbe deciso di “provare relazioni omosessuali: due mesi dopo (lo scaricamento dell’app, ndr) ho iniziato una relazione intima con qualcuno del mio sesso. Ora non posso più tornare indietro”. E ancora: “Ho un ragazzo fisso e non so come spiegare tutto questo ai miei genitori, la mia vita è cambiata in peggio e non tornerà mai alla normalità. Apple, manipolandomi, mi ha spinto all’omosessualità”, afferma l’uomo, affermando che la sua attuale situazione gli provoca “sofferenza morale” e la situazione rappresenta un “danno psicologico”.
Il legale dell’uomo assicura che “il caso è grave”, riferisce che il cliente “è spaventato” e “sofferente”, affermando che Apple è “responsabile dei suoi programmi, di ciò che offrono”, sottolineando che in precedenza il cliente aveva una relazione con una donna. La Mela non ha per il momento commentato. Ci sarebbe da ridere per l’incredibile vicenda se non fosse che in Russia dal 2013 esistono leggi che rendono illegale la distribuzione di materiale informativo riguardante l’omosessualità, provvedimenti in palese contraddizione con le norme europee sui diritti umani. La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (CEDU) nel 2018 ha sanzionato la Russia per aver violato la libertà di riunione delle minoranze sessuali, dopo che nel paese è stata sistematicamente respinta qualsiasi richiesta per consentire l’organizzare di Pride ed eventi simili, un divieto “non necessario in una società democratica”.
Il quadrante per Apple Watch che fa riferimento alla bandiera arcobaleno (il simbolo più usato e noto del movimento di liberazione omosessuale), non è disponibile in Russia dove da alcuni anni sono state approvate una serie di norme molto pesanti che rendono a dir poco difficile la vita delle persone omosessuali, con multe salate per chiunque “diffonda informazioni” sull’omosessualità a persone che abbiano meno di 18 anni e organizzi manifestazioni a sostegno delle persone omosessuali.