Aziende come Apple e altre ancora del mondo IT potrebbero essere costrette da gennaio 2022 ad aprire uffici locali in Russia. È quanto previsto in una legge approvata dal parlamento russo secondo la quale le società estere devono creare una filiale locale o predisporre un’entità giuridica in Russia.
Le imprese interessate – scrive Appleinsider – sono quelle che servono più di mezzo milione di utenti al giorno nella nazione tramite i loro siti web, e dunque anche Apple, social network vari e motori di ricerca.
La legge è passata alla Camera bassa ma deve ancora essere approvata dal dalla Camera alta e firmata dal Presidente Vladimir Putin prima di diventare effettivamente operativa, ma Reuters riferisce che è molto probabile che passi senza modifiche, come ampiamente previsto e sarà firmata da Putin senza riserve.
I sostenitori del disegno di legge evidenziano la necessità di creare filiali locali, perché altrimenti siti e servizi web stranieri resterebbero fuori fuori dalla giurisdizione della Russia.
I siti web che non si atterranno alle disposizioni potrebbero essere classificati come non conformi nei motori di ricerca, e dunque esclusi dai risultati delle ricerche e impedito loro di fare pubblicità in Russia e agli utenti russi.
Nel 2018 il Roskomnadzor, l’autorità per le telecomunicazioni, ha bloccato Telegram, ma poi Apple ha consentito aggiornamenti sull’App Store. In Russia (come in Cina) è illegale anche l’uso delle VPN, obbligando – tra le altre cose – alla rimozione di app specifiche.
Ad aprile di quest’anno Apple è stata obbligata a elencate una serie di app al primo setup di iPhone, app approvate e consigliate dal governo, in conformità a quanto previsto da una nuova legge dal Ministero per gli Affari Digitali.