Quando pensiamo alla domotica la nostra mente va a grandi impianti predisposti con appositi cablaggi o a sistemi complessi da installare o gestire ma, grazie alle tecnologie wireless e a soluzioni semplici come FRITZ!BOX DECT 200 da collegare ad un router versatile possiamo far entrare la domotica a piccoli passi anche nelle nostre case.
Chiariamo una cosa: FRITZ!BOX DECT 200 di AVM non può funzionare su tutti i router in commercio ma è dedicato a chi ha già o vuole acquistare un router AVM Fritzbox della serie 7 (ne abbiamo provato diversi modelli anche su Macitynet e proveremo presto il recente e potente modello 7490) ed ha installato il sistema operativo in versione 6 o superiore.
Con il nuovo sistema operativo, che AVM aggiorna costantemente con un particolare occhio di riguardo alla sicurezza, è prevista una nuova voce nel nutrito elenco delle capacità operative dei suoi Router provvisti di connessione Dect: si chiama Smart Home all’interno di Rete Domestica.
Come avete visto dai nostri articoli precedenti, AVM, che detiene oltre il 60% del mercato in Germania nei router residenziali, integra da tempo i servizi di telefonia analogica, ISDN e VOIP con un ponte verso gli apparecchi DECT nei suoi router di punta rendendo possibile anche l’uso di iPhone, iPad, tablet e smartphone Android come apparecchi collegati al centralino stesso e intercomunicanti con tutti gli altri sistemi di telefonia.
DECT 200 utilizza la tecnologia Dect per collegarsi alla la rete telefonica DECT che si utilizza con gli apparecchi dedicati di Fritz (usiamo da tempo il modello MT-F acquistato diverso tempo fa in Germania ma presto proveremo anche il modello C4 distribuito in Italia) che con le basi compatibili (la maggior parte dei modelli Siemens) e dall’altra crea una rete di prese comandate e “controllate” in tutta la casa con un numero massimo di 10 elementi connesi. Attenzione: non si tratta di un “extender” vero e proprio in quanto non fa da ripetitore di segnale come il modello Dect 100 ma allarga la rete alla gestione di altri apparecchi via DECT.
Si tratta di una soluzione domotica di base ma con un costo di implementazione molto basso e tempi di apprendimento praticamente nulli che può aiutare a gestire al meglio alcune automazioni e soprattutto a valutare i consumi e risparmiare energia elettrica.
La confezione
E’ quella classica in cartone di AVM con colori un po’ “tedeschi” ma con tutte le indicazioni necessarie per descriverne il contenuto che consiste nella semplice presa passante con l’estensione in basso che contiene l’elettronica di controllo su cui spiccano due led/bottoni che si illuminano di verde quando accesi: quello in alto serve a segnalare e a disattivare/attivare direttamente la presa collegata in cascata mentre l’altro serve a segnalare e attivare il collegamento alla base dect che nel nostro caso è il router di AVM.
La finitura del FRITZ!BOX DECT 200 non è il massimo dell’eleganza viste le dimensioni e la colorazione leggermente beige ma come da tradizione teutonica AVM pensa prima di tutto all’efficienza e al buon funzionamento dei suoi prodotti e le sembianze esterne non sono molto dissimili da prodotti analoghi che comprendono prese passanti e sistemi di controllo wireless.
All’interno dell confezione troviamo anche il manuale che comprende l’italiano ma, come vedremo, le operazioni da compiere per configurare il sistema sono poche e sono comunque descritte anche nel software di gestione del router nella versione aggiornata.
L’installazione e il software
L’intelligente soluzione di AVM è quella di combinare l’estensione della comunicazione DECT con la possibilità di trasmettere alla presa comandata il segnale di attivazione e disattivazione ma anche di ricevere da essa i dati di consumo dell’energia per capire come si comportano gli apparecchi collegati e quali risparmi si possono ottenere da un diverso impiego degli stessi.
Per far riconoscere DECT 200 è sufficiente premere il pulsante “Dect” a bordo del dispositivo per 6 secondi una volta inserito nella presa e questo si autoregistra come estensione del router. Ovviamente questo deve essere alla portata della copertura del router stesso: nel nostro caso eravamo dalla parte opposta della casa, a circa 9 metri di distanza una parete in calcestruzzo da 30 cm e 3 tramezzi in laterizio ed un piano di differenza con in mezzo un solaio da 44 cm complessivi a fare da schermo.
Per attivare le prese domotiche è necessario disabilitare la gestione “eco” degli apparecchi dect con un lieve aumento dei consumi dell’apparato che deve essere sempre in attesa “vigile” del controllo sulla presa (o sulle prese, visto che si possono controllare fino a 10 dispositivi esterni). Il consumo in fase di funzionamento è di 1.5 W mentre in standby si riduce a 0,9 W ovviamente al di sopra degli attuatori di soluzioni wireless specializzate per la domotica.
Tutta la gestione della presa collegata a questo punto avviene dal software del router con una interfaccia esaurientissima che vi mostriamo passo passo nella galleria qui sotto per illustrarvi tutte le opzioni possibili per gestire accensioni e spegnimenti.
Gestione della presa comandata e controllo dei consumi
Che cosa possiamo collegare alla presa? Con un carico possibile di 2300 Watt a 10 Ampere potremmo collegare una lavatrice o una lavastoviglie o un frigorifero per verficarne i consumi, potremmo collegare un piccolo radiatore elettrico o un ventilatore, una ciabatta con il nostro set TV e audio se non devono fare registrazioni durante il giorno, una lampada per offrire una bella luce ambientale comandata a distanza…
Per i nostri test abbiamo collegato… una macchina per il caffè!
Sicuramente la scenetta con l’utente che si trova il caffè caldo al risveglio ripresa più volte su foto e video è una delle più invitanti per vendere soluzioni domotiche a partire dal comfort domestico ma nel nostro caso partivamo dal problema opposto: in famiglia ci dimentichiamo di spegnere la macchina del caffè e in alcuni casi, mentre questa avrebbe dovuto restare in standby per non più di un’ora per preparare il caffè a tutta la famiglia, restava accesa per 2 o più ore o addirittura per una intera mattinata. L’esigenza era quindi quella di programmare i diversi orari di accensione per lunedi-venerdi diversi da quelli per il sabato e per la domenica e di spegnerla comunque dopo un’ora.
Queste operazioni si potrebbero svolgere con una presa dotata di timer (o con la funzione di autospegnimento che per legge sarà obbigatoria per le macchine per il caffè) ma una programmazione di questo tipo ha un livello di complessità (nella programmazione dell’accensione) che seppure non elevatissimo è ben al di sopra delle capacità di un timer meccanico.
Ma prima di impiegare la presa comandata per questa funzione ci interessava capire quanto avremmo risparmiato con il suo uso: oltre al comfort della bevanda calda e alla comodità di aumentare la copertura DECT nell’appartamento (da usare con un telefono DECT avanzato AVM di cui parlaremo in un prossimo test) c’è un effettivo risparmio che giustifica l’acquisto di DECT 200?
La risposta la trovate nella terza galleria di questo articolo che vi mostra come avviene la visualizzazione dei consumi: considerando che senza la presa comandata la nostra macchina per il caffè sarebbe rimasta accesa due o 3 volte il tempo che abbiamo programmato attraverso il router, anche senza il picco di consumo nel riscaldamento della miscela e dell’aqua possiamo pensare a consumi “non controllati” equivalenti al doppio con un risparmio (molto empirico date le variabili e il tempo relativamente breve del test) di 10 Euro all’anno.
Il DECT 200 costa circa 50 Euro e controllando una semplice macchina del caffè collegata avete il vantaggio, oltre a svegliarvi con la bevanda calda e il telefono che funziona in tutta la casa, anche di recuperare la spesa in 5 anni, lo standard per il recupero virtuoso degli investimenti in campo di risparmio energetico. Se poi siete dei ultra-virtuosi potete spegnere direttamente da DECT 2000 l’alimentazione alla macchina una volta preparato l’ultimo caffè della mattina, sicuri che la ritroverete accesa il giorno dopo all’ora giusta.
Non dimentichiamoci inoltre che potete comandare la presa sia attaverso l’applicazione dedicata MyFritz! per iPhone e Adroid (permette l’accesso diretto al bottone on/off ), sia in remoto visto che AVM fornisce tutti i suoi router di un servizio di IP Fisso virtuale a costo zero che permette di avere sempre un accesso sicuro al proprio router e agli apparecchi collegati anche se siete dall’altra parte del mondo o della città (e volete la macchina del caffè gia calda quando arrivate a casa).
Conclusioni
Se avete un Fritzbox serie 7 di AVM si tratta di un approccio semplice ed immediato alle funzionalità domotiche integrato nella gestione telefonica e con un fantastico controllo di consumi energetici dei prodotti collegati. L’interfaccia del router vi permette una vasta gamma di opzioni con un intervento diretto e con varie modalità che prevedono tutte le opzioni possibili. Ovviamente non si tratta di una soluzione domotica completa e non è possibile gestire al momento condizioni complesse e interazione con strumenti come telecamere, rilevatori presenza, termostati etc ma permette di gestire dispositivi per il comfort e il risparmio energetico con facilità in via diretta. Le dimensioni e il colore dell’involucro non facilitano l’inserimento in soluzioni d’arredo moderne.
Pro
Facile da configurare, allarga la copertura della rete verso la domotica attraverso DECT in casa o in ufficio, semplice gestione della programmazione ed esauriente report dei consumi. Possibilità di accensione e spegnimento diretto a bordo. Costo irrisorio per aggiungere prese comandate alla vostra casa.
Contro
L’aspetto esterno è un po’ spartano e puo’ avere difficoltà nell’inserimento a vista in appartamenti con arredi di pregio. Funziona solo con i Router AVM Fritz!Box serie 7.
Prezzo al pubblico: 49,90 Euro. Disponibile presso i grandi retail, alcuni APR selezionati anche presso Amazon a 49,45 Euro con spedizione gratuita.