L’80% delle auto vendute in Norvegia sono elettriche, elemento che rende lo Stato dell’Europa settentrionale all’avanguardia in termini di infrastrutture di ricarica e un esempio di come potrebbe essere la realtà europea tra qualche anno.
Lo riferisce il New York Times evidenziando tutto ciò che comporta per l’ambiente, i lavoratori e la qualità della vita in generale.
La Norvegia nel 2025 cesserà la vendita di vetture con motore termico. L’esperienza evidenzia i benefici di questo tipo di veicoli e l’assenza delle terribili conseguenze da sempre paventate dai più scettici.
Non sono mancati negli anni ovviamente problemi, inclusa la presenza di sistemi di ricarica non affidabili e tuttora vi sono lunghi periodi di attesa per l’elevata domanda nelle concessionarie ma lo switch verso l’elettrico ha sicuramente scombussolato il settore: Tesla è ora il brand più venduto e le quote di mercato di produttori come Renault e Fiat sono decisamente inferiori a prima.
In termini di qualità dell’aria, Oslo, è significativamente più pulita; si sono registrate drastiche diminuzioni dei livelli degli ossidi di azoto, composti dello smog che causano asma e altri problemi.
La capitale norvegese è anche più silenziosa, per la scarsa presenza di veicoli a benzina e diesel. Le emissioni di gas serra a Oslo sono diminuite del 30% dal 2009; non si è verificato nessun problema alla griglia energetica e anche le ricadute sull’occupazione per concessionari e officine, si sono rivelate contenute, con molte attività che si sono adeguate al nuovo business.
A Oslo tutti gli autobus urbani saranno elettrici entro l’anno e molti traghetti lo sono già; anche sul versante costruzioni i costruttori che partecipano ai bandi comunali hanno maggiori possibilità di aggiudicarsi il lavoro usando attrezzature e mezzi di cantiere elettrici.
La spinta verso l’elettrico – spiega ancora il New York Times – è partita alla fine degli anni 90 dal supporto alla start-up Think (di proprietà Ford) con esenzioni dalle tasse sul valore aggiunto per i veicoli a batteria, così come dazi sulle importazioni e pedaggi autostradali. Sono state sovvenzionate stazioni di ricarica rapida e in ambito domestico la maggior parte delle persone ricarica i veicoli di notte, quando l’energia è più economica.
C’è anche da dire che questo Paese ha una popolazione di circa 5,5 milioni di abitanti su un territorio più grande dell’Italia e l’energia idroelettrica abbonda.
Nonostante i mugugni degli ambientalisti, il governo norvegese non intende diminuire la produzione di gas e petrolio e il Ministero norvegese del petrolio e dell’energia ha riferito al New York Times che i giacimenti in produzione o in fase di sviluppo sono ancora numerosi, fondamentali “per fornire sicurezza energetica all’Europa”.
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