Tim Walz, governatore del Minnesota, ha firmato una legge che garantisce ai consumatori la possibilità di rivolgersi a terzi quando scelgono di riparare i prodotti, elemento che dovrebbe incoraggiare i produttori a sviluppare modelli di business più sostenibili, creando prodotti tecnicamente più facili da riparare.
Le nuove disposizioni entreranno in vigore dal 1° luglio 2024 e sono parte di un progetto più ampio che prevede l’obbligo per i produttori di fornire a consumatori e riparatori indipendenti parti di ricambio e strumenti con i quali riparare da soli alcuni prodotti.
Il sito The Verge evidenzia che le nuove disposizioni non prevedono ad ogni modo alcune categorie di rilievo quali: attrezzature agricole, console per videogiochi, dispositivi medici e veicoli a motore.
Dal 1° luglio 2024 – e la legge include prodotti venduti a partire dal 1° luglio 2021 – i produttori che vendono nello Stato federato USA devono offrire ai residenti attrezzature per la riparazione a “condizioni eque e ragionevoli”, oltre a documentazione e assistenza dedicata, senza alcun addebito. La mancata osservanza delle nuove norme, scrive ancora The Verge, comporterà una violazione per pratiche commerciali ingannevoli, con conseguenti sanzioni.
“È la più grande vittoria per il right to repair” (il movimento per il diritto alla riparazione, ndr), riferisce Nathan Proctor, alla guida un gruppo che spinge per iniziative di questo tipo, spiegando che il Minnesota è il primo Stato ad avere previsto il diritto alla riparazione per gli elettrodomestici e sistemi informatici scolastici.
Anche iFixit – il sito che vende parti di ricambio e propone guide – plaude la nuova legge in Minnesota, spiegando che, grazie alla disponibilità della documentazione online, tutte le persone al mondo potranno avere benefici e non solo i residenti in Minnesota.
Dopo gli Stati Uniti, nel 2022 ha lanciato in Europa il Self Service Repair, permettendo a tutti di acquistare parti di ricambio e strumenti originali, oltre a offrire accesso a manuali di riparazione (anche in italiano), gli stessi di cui dispongono gli Apple Store e i Centri Assistenza Autorizzati Apple. Il programma di Apple a quantopare è stato accolto finora “tiepidamente” in Europa.