La beta di Mac OS X 10.7 Lion in mano a sviluppatori e beta-tester include una nuova versione di Safari, il web browser di Apple. Questa versione non è apparentemente molto diversa dall’attuale versione 5.0 ma la casa della Mela ha in realtà integrato alcune caratteristiche interessanti: l’engine sfrutta il WebKit2 e questo significa che ogni nuova finestra o pannello crea un processo indipendente (stessa cosa i plug-in) rendendo più stabile e sicuro il programma mantenendo i contenuti web come JavaScript, HTML e layout in processi separati nel browser. Ogni scheda si comporta come se fosse un browser a se stante: se uno script all’interno di una pagina web dovesse bloccarsi, questo determinerà il blocco o la chiusura della scheda aperta, lasciando funzionare senza problemi il resto del browser. La tecnica è simile a quanto già offerto da Google Chrome, con la differenza che, anziché utilizzare tecniche proprietarie, il webkit sfrutta la divisione dei processi direttamente all’interno del framework, permettendo anche ad altri di sfruttare il meccanismo. Ogni tab funziona in istanze isolate (“sandbox”) riducendo il rischio di attacchi da parte di aggressori che tentano di installare malware sul computer.
Altra novità di Safari 5.1 è il supporto a WebGL, standard del Khronos Group (il gruppo che cura – tra le altre cose – l’OpenGL) che rende possibile lo sfruttamento dell’accelerazione hardware 3D direttamente nelle pagine web, senza bisogno di installare nessun plug-in (il sistema non è attivo per default nella versione beta di Lion ma può essere attivato da menu di Safari riservato agli sviluppatori).
[A cura di Mauro Notarianni]
