L’industria dei siti per adulti è un business da centinaia di miliardi di dollari; la semplicità con la quale è possibile visitare alcuni siti ha determinato l’esplosione del fenomeno e la nascita di social e servizi annessi, con genitori preoccupati per il facile accesso tramite i vari dispositivi elettronici.
Il sito Wafb9 riferisce di una deputata del Partito Repubblicano che ha spinto per l’approvazione di un disegno di legge in Louisiana con il quale è ora richiesta la verifica dell’età per qualsiasi sito web che contiene il 33,3% o superiore di materiale pornografico (non è chiaro il perché di questa percentuale).
“La pornografia sta distruggendo i nostri figli che hanno accesso illimitato a questi materiali su internet e […] dovremmo cominciare a ritenere questi siti come diretti responsabili”, dichiara Laurie Schlegel rappresentante dei repubblicani alla Louisiana State Capitol, l’aula in cui si riuniscono il Governatore ed i rappresentanti della Louisiana.
Schlegel riferisce che per l’accesso a determinati siti sarà richiesto l’uso di “LA Wallet”, app dello Stato utilizzabile alla stregua di un documento di riconoscimento / patente di guida.
È possibile usare altre modalità per dimostrare la maggiore età e, benché sarà necessario fornire alcune informazioni, i vari siti non dovranno memorizzare dati sulle persone al termine della verifica. Si tratta in pratica di un meccanismo che non consente di effettuare il login sulla base della semplice indicazione della data di nascita dell’utente ma solo dopo avere effettivamente dimostrato la propria età. Schlegel riferisce che vi saranno conseguenze per chi cercherà di aggirare la legge. Non è ad ogni modo al momento chiaro quali saranno le conseguenze per gli utenti che in Louisiana dovessero aggirare quanto previsto.
Simili misure sono state negli anni passate proposte in varie nazioni, ma nella maggior parte dei casi abbandonate. Nel Regno Unito era stata proposta una multa pari al 10% del fatturato nell’ambito di un progetto di legge sulla sicurezza online per fornire ai minorenni una migliore protezione dalla visione di materiale esplicito.
Gli scettici contro tali iniziative, evidenziano che le imporre regole comporta vantaggi solo per le società di verifica dell’età, offrendo “pochi vantaggi pratici per la sicurezza dei bambini e molto danno alla privacy delle persone”.