La TV digitale terrestre (DTT) è pronta a subire una vera rivoluzione nei prossimi mesi, con molti nuclei familiari che si troveranno a dover cambiare TV, o ad attrezzarsi per poter continuare a guardare i canali preferiti. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo, mentre un recente sondaggio mostra che in effetti quasi la metà delle famiglie è già pronta per il nuovo formato.
Dal 1° gennaio 2020 tutti i canali DTT hanno iniziato ad abbandonare lo standard di codifica MPEG-2, per abbracciare invece l’MPEG-4, inizialmente utilizzato soltanto dai canali HD. Questo vuol dire, dunque, che tutti i televisori senza supporto MPEG-4 devono essere sostituiti o, in alternativa, devono essere affiancati da un nuovo decoder, anche da pochi euro, in grado di ricevere i segnali con la nuova codifica. Ancor peggio accadrà nel 2022, con l’attivazione del nuovo standard DVBT-2 per tutte le reti nazionali e locali, prevista nel periodo 21 giugno 2022 – 30 giugno 2022, come da regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Un recente sondaggio rivela che su 26 milioni di famiglie italiane, circa 23,7 milioni ricevono la TV attraverso la piattaforma DTT, come da indagine di mercato condotta dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB) nel marzo 2021. Dei restanti 2,3 milioni di famiglie, 1,57 milioni accedono alla TV tramite altre piattaforme (satellite, o rete IP) o possiedono una TV senza antenna di ricezione terrestre. Altre 700.000 famiglie non possiedono un televisore.
Si stima che il 92% delle famiglie DTT, ovvero 21,8 milioni, sia in grado di ricevere programmi HD e quindi possieda un televisore compatibile con MPEG-4, mentre circa il 49,6% delle famiglie DTT, ovvero 11,8 milioni, è attrezzato per ricevere trasmissioni DVB-T2.
Da questi dati si ricava che al momento, quasi tutti ricevono correttamente il nuovo formato MPEG-4, ma solo la metà di questi sarà in grado di resistere allo switch off totale del 2022.
Per non farvi trovare impreparati vi consigliamo di leggere direttamente questo articolo.