Un studio di evidenzia un forte cambiamento nel modo in cui i millennial raccontano le proprie esperienze personali, dal momento che i social media sono lo strumento principale per la condivisione e il supporto emotivo.
In Italia, il 48% dei millennial ha ammesso di aver pubblicato online importanti aggiornamenti relativi alla propria vita, come la fine di una relazione, promozioni o traslochi, prima ancora di informare personalmente i familiari e gli amici più stretti.
Nonostante questo, il 53% degli intervistati in Italia afferma (qui i dettagli in un PDF) che sia più facile instaurare amicizie vere e relazioni sentimentali attraverso le interazioni faccia a faccia.
A caccia di like, il desiderio di feedback immediati online
“Il bisogno di relazioni e di conferme è una caratteristica innata nell’essere umano”, spiega Ruth Guest, cyber-psicologa e fondatrice di Sersha, un gioco per la sicurezza sui social media. “Oggi, con lo smartphone sempre a portata di mano, il flusso continuo di like, commenti e condivisioni offre una sensazione di approvazione quasi immediata. Non sorprende che molti millennial considerino i social media non solo come piattaforma per esprimersi, ma anche come principale mezzo per ottenere approvazione”.
Questa tendenza è aggravata dalla convinzione diffusa che tutti gli utenti dei social media modifichino accuratamente la propria vita per apparire “socialmente desiderabili”. A questo proposito, Guest ha aggiunto: “Questo atteggiamento porta con sé un pericolo: se la maggior parte degli utenti si presenta con una versione idealizzata di sé, si inizia a perdere di vista l’esperienza umana autentica e completa. Se da un lato un sé idealizzato online può raccogliere rapidamente consensi, dall’altro può mascherare la realtà più articolata e talvolta complessa delle relazioni personali”.
Oltre lo schermo, le amicizie faccia a faccia restano ancora le preferite
Nonostante le piattaforme digitali siano molto utilizzate per condividere i momenti più importanti, lo studio evidenzia come le amicizie offline restino ancora le preferite. In Italia, i millennial dichiarano di avere in media più o meno 8 relazioni online strette e significative, rispetto a circa 15 di persona.
Questo dato suggerisce che, sebbene le piattaforme digitali offrano preziose opportunità per mantenere i contatti e ottenere un’immediata approvazione sociale, i legami più profondi, quelli creati di persona, sono ancora considerati fondamentali. I millennial riconoscono che la fiducia e la comprensione autentica si coltivano più facilmente attraverso l’interazione diretta, grazie a tutti gli aspetti verbali e non verbali che solo un incontro faccia a faccia può garantire.
Dai like ai leak
Più della metà dei millennial (53%) afferma di sentirsi a proprio agio nel condividere informazioni sensibili o personali online, aumentando così il rischio di esposizione alle minacce per la privacy.
“L’eccessiva condivisione di informazioni personali online può rendere gli utenti più vulnerabili al furto d’identità, agli attacchi di phishing e alle truffe di social engineering”, riferisce Marc Rivero, Lead Security Researcher del Global Research & Analysis Team (GReAT) di Kaspersky. “I dati personali condivisi online, come la posizione, la situazione sentimentale e le abitudini quotidiane, possono essere sfruttati per truffe mirate o controlli non autorizzati. Inoltre, le informazioni condivise restano online per sempre, facendo sì che anche i messaggi passati, compresi quelli condivisi in gruppi privati, possano riemergere rischiando così di compromettere la sicurezza personale”.
Considerato l’aumento dei rischi legati alla sicurezza digitale, il comportamento dei millennial deve andare oltre le loro abitudini online. Sebbene in Italia il 76% si consideri il componente più alfabetizzato della famiglia in materia digitale, il 92% di loro ha aiutato gli altri nelle attività digitali, rendendoli così i principali amministratori IT della famiglia. Questa competenza li rende responsabili di dover rispondere non solo della propria privacy e sicurezza informatica, ma anche della protezione digitale dell’intera famiglia.
Robert Faris, PhD, docente di sociologia presso l’Università della California a Davis, spiega: “Questo report mostra come i millennial siano in bilico tra il mondo online e quello fisico. Da un lato, creano community e relazioni significative online, che migliorano il loro benessere; mentre dall’altro danno la priorità alle relazioni di persona, nelle quali ripongono maggiore fiducia e traggono maggiore soddisfazione. Per alcuni, che magari hanno più tempo a disposizione, le ore passate online potrebbero non pregiudicare le relazioni di persona. Ma la maggior parte si trova di fronte a un compromesso e continua a consumare il poco tempo a disposizione per la vita digitale”.
Di seguito alcune raccomandazioni:
- Verifica dell’identità: eseguire ricerche incrociate delle immagini, esaminare i profili e fare videochiamate per confermare che la persona corrisponda realmente alle sue foto e alla sua identità online
- Incrociare le informazioni: controllare la presenza di fonti affidabili a supporto delle informazioni condivise online, per evitare di diffondere o essere coinvolti nella diffusione di informazioni errate.
- Limitare la diffusione delle informazioni personali online e modificare le impostazioni sulla privacy attraverso uno strumento di controllo della privacy online per evitare che vengano condivisi i propri dati sensibili.
- Prestare attenzione ai geotag: postare luoghi specifici visitati di frequente può rivelare involontariamente i propri spostamenti. Se si utilizzano i geotag, è meglio non condividere la localizzazione specifica.
- Fare attenzione ai dati degli altri: quando si condividono informazioni che coinvolgono altre persone, è necessario avere sempre il loro consenso. È bene trattare i dati personali degli altri con la stessa cautela e lo stesso rispetto dei propri.
- Informarsi sulle truffe online più diffuse e sulle red flag, in modo da essere sempre aggiornati e attenti.
- Utilizzare password forti e uniche, creandole e memorizzandole grazie a un password manager evitando di riutilizzare la stessa password per più account.
- Tenere sempre aggiornati i software e le applicazioni per evitare possibili vulnerabilità e garantire la sicurezza su tutti i dispositivi.
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