La fotocamera posteriore degli iPhone che vedremo nel 2020 integrerà un sensore 3D capace di migliorare notevolmente le funzioni di realtà aumentata. Lo sostiene il giornale taiwanese Digitimes in un articolo pubblicato nel corso della giornata di oggi
La fotocamera sarebbe basata sulla tecnologia Time-Of-Flight (ToF) e gestita da un sistema di controllo con puntamento laser. L’uso di sensori ToF permetterebbe di catturare immagini in 3D generando mappe di profondità calcolando il tempo impiegato dagli impulsi laser o dalla luce laser modulata per rimbalzare sulla superficie di un oggetto.
A novembre dello scorso anno l’analista Ming-Chi Kuo aveva riferito che il modulo ToF sarebbe arrivato nel 2020 – prima sugli iPad di nuova generazione, poi sugli iPhone. Oltre al Face ID, la tecnologia Time of Flight è utile nell’ambito delle applicazioni di Realtà Aumentata/Realtà Virtuale.
Rispetto ad altre soluzioni, il vantaggio di un sensore ToF è nella velocità di costruzione della mappa di profondità oltre alla riduzione dei costi complessivi. Le mappe che è possibile generare al volo possono essere combinate con la lettura della camera posteriore realizzando, tra le altre cose, modelli 3D abbastanza realistici, ricostruendo la forma tridimensionale di quanto osservato.
Funzionalità di questo tipo, spiegano i taiwanesi, potrebbero essere utili, tra le altre cose, anche per rimuovere sfondi indesiderati da foto e video, e per creare immagini con effetto bokeh ancora più realistiche.
Attualmente il sistema usato da Apple sfrutta vari elementi per costruire la foto con sfondo sfocato, ma avendo una fotocamera Time Of Fligh permetterebbe al telefono di concorrere con l’effetto sfocato generato da una fotocamera professionale, anche se (per il momento) il combinato di lenti e sensore è difficile da sfidare semplicemente contando sulla fotografia generata e gestita da un processore.
Il ToF sarebbe anche utile nell’ambito della Realtà Aumentata potrebbe essere possibile leggere le misure di oggetti in una stanza senza bisogno di calcoli complicati, ma anche leggere e interpretare gesture e movimenti vari.