Dopo anni di preparazione, in Giappone è entrata in vigore la nuova legge anti-pirateria che ha l’obiettivo di punire chi scarica illegalmente da internet manga, riviste e testi accademici.
Il sito torretfreak spiega che l’upload dei contenuti illegali era già in precedenza illegale; la nuova legge è specifica in quanto criminalizza il download di contenuti non autorizzati (senza licenza). Questo potrebbe avvenire nell’ambito di funzionalità legate agli upload multipli di ambienti come BitTorrent ma la legge sembra per lo più mirata a punire chi scarica illegalmente questi materiali dai siti web. Tale scelta pone dei problemi da affrontare per gestire le persone che si limitano a scaricare ma non distribuire quanto scaricato. Non è chiaro in che modo le autorità gestiranno la questione. Masaharu Ina del gruppo giapponese anti-pirateria CODA afferma che “in ogni prefettura sono state predisposte speciali unità specializzate in cyber-crimine”. Anche la Polizia metropolitana di Tokio dispone di una sua unità di controllo del cybercrimine. “La polizia non attiva indagini a meno che una persona commetta reati, ripetutamente, intenzionalmente e malevolmente”.
A quanto pare di capire, insomma, si cerca di far prevalere il buon senso. A essere puniti dovrebbero essere gli utenti che scaricano e diffondono materiale pirata con regolarità. La giapponese Agenzia per gli Affari Culturali, organo del Ministero della Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia, ad agosto di quest’anno ha lanciato una campagna pubblicitaria con testimonial Hello Kitty in qualità di personaggio-ambasciatore del Copyright. Recentemente è stato trasmesso in nuovo spot, molto diverso dai tipici spot antipirateria visti nel resto del mondo (Italia inclusa) con la speranza di toccare le corde giuste dei consumatori.
Un recente Global Survey della BSA (Business Software Alliance) parla di un tasso di illegalità nel software stimato al 39 per cento a livello mondiale. l software pirata risulta elevato persino in settori imprevedibili come quello bancario, assicurativo e finanziario.