AdBlock Plus è illegittimo. Questa la tesi in base alla quale la casa editrice Axel Springer SE e il gruppo radio televisivo europeo ProSiebenSat hanno deciso di denunciare gli sviluppatori del servizio che, grazie ad un plug in, permette di bloccare pubblicità e banner.
Il motivo dell’azione legale è per le modalità con cui AdBlock Plus funziona, e quando diciamo modalità non intendiamo quelle tecniche, ma le politiche commerciali adottate. Secondo le due parti che si ritengono offese, sarebbe la cosiddetta “white list”, una lista privilegiata alla quale è possibile iscriversi affinché le proprie pubblicità compaiono, ad infrangere la legge e in particolare le norme sulla concorrenza. In pratica si deve pagare due volte, una per essere su un sito e una per evitare che AdBlock Plus blocchi la propria pubblicità, il che finisce per favorire alcune specifiche realtà che hanno denaro sufficiente per sfuggire alla tagliola. In effetti nella whitelist sono presenti big che non hanno problemi ad aprire il portafoglio quali Google, Reddit e Amazon; com’è facile immaginare, il prezzo per essere inclusi nella “lista bianca” non è alla portata di piccole aziende, basando, di fatto, il modello su un business anticompetitivo.
Secondo alcune voci diffuse intorno alla causa, altre aziende tedesche sarebbero pronte ad unirsi all’azione legale mettendo una forte pressione sul progetto costruito dalla società Eyeo. Qualunque decisione sarà presa dai giudici, il meccanismo AdBlock è certamente controverso: le uniche fonti di reddito di molti siti sono pubblicità e affiliazioni grazie alle quali possono fornire il loro servizio; l’eliminazione di queste può danneggiare in modo serio il loro modello economico mettendo a rischio la loro stessa esistenza.