I pipistrelli possono farsi strada nel buio usando l’ecolocalizzazione; ci si chiede, allora, perché i droni non potrebbero fare altrettanto. Rispondono a questa domanda i ricercatori, che hanno sviluppato un sistema che consente a un drone di navigare utilizzando solo quattro microfoni e un altoparlante. Dopo lo studio del comportamento degli insetti, questa tecnologia potrebbe rendere i droni simili ai pipistrelli. Ecco come potrebbe evolversi la scena dei quadricotteri nel prossimo futuro.
Il nuovo sistema che deriva da uno studio della Purdue University si basa su un concetto piuttosto familiare, quello di misurare la distanza generando un eco con l’emissione di un segnale e la valutazione del tempo di “rimbalzo” sulle pareti attraverso i 4 microfoni disposti in diverse posizioni, per determinare ale distanze di determinati oggetti.
La sfida è determinare a quale distanza corrisponde a quale muro, un processo chiamato echosorting. L’ordinamento accurato di ogni eco assicura che tutte le pareti rilevate acusticamente siano veramente in quella posizione. In questo modo, l’algoritmo non produce pareti “fantasma”.
Questa ricerca è direttamente correlata a due problemi complementari in ingegneria: localizzazione (determinare la posizione in un ambiente) e mappatura (determinare la forma dell’ambiente).
Il drone attualmente deve essere fermo per avere un’idea dell’ambiente, ma gli scienziati sperano di usare la tecnologia durante il volo. Il team esaminerà anche le situazioni in cui il drone potrebbe essere limitato.
Se questo sistema sarà diffuso in tutto il mondo, porterà certamente a miglioramenti di vasta portata. I droni non dipenderebbero più così tanto dalle telecamere e dal GPS per spostarsi, e ciò potrebbe essere particolarmente utile per la ricerca e il salvataggio, anche durante le ore notturne, per compiere missioni in assenza di scarsa luminosità.
Potrebbe anche essere utile per i droni sottomarini e altre imbarcazioni che non avranno mai una visuale ottimale. Quanto scoperto dai ricercatori sembra essere una tecnologia simile a quella che in natura utilizza un pipistrello per orientarsi. Peraltro, questo sistema è facilmente immaginabile anche a terra, come integrazione sulle auto, anche per lo sviluppo di mezzi senza controllo umano.