Era solo una questione di tempo ma a febbraio il primo sorpasso è avvenuto: secondo un report di Flurry, la Cina è passata davanti agli Stati Uniti per il numero di smartphone Android e iOS attivati a livello mondiale. Un dato significativo soprattutto se si pensa che a gennaio 2011 il Paese orientale contava solo l’8% delle attivazioni mondiali, mentre oggi è al 24%. Un dato cui Apple ha contribuito senza dubbio, visto il debutto dell’iPhone sul mercato cinese nell’anno in corso, debutto ben visibile sul grafico a fondo articolo in corrispondenza dell’impennata riscontrabile in gennaio 2012.
I dati riguardano solo Android e iOS e ricordiamo che in Cina Symbian resta ancora un sistema operativo molto forte, visti soprattutto i costi ridotti dei telefonini Nokia rispetto al potere d’acquisto di un utente cinese medio. Nonostante ciò il dato è fondamentale a livello di mercato: al momento il modello di business delle app è incentrato su App Store e Android market. L’accresciuto livello di penetrazione di Android e iOS sulla Cina sposta l’ago della bilancia dagli Stati Uniti al gigante orientale: la crescita nell’utilizzo, più precisamente il lancio, delle applicazioni è cresciuta in Cina del 1126% nell’ultimo anno, almeno questo secondo i dati comunicati da Flurry.
Con tale livello di crescita, presto la Cina diventerà il primo paese non solo per le attivazioni, ma anche per la base installata degli smartphone, che ad oggi rappresenta la metà di quella statunitense, ma il doppio di quella britannica, essendo il Regno Unito il terzo paese per quanto riguarda il mercato smartphone. Una strategia tagliata sul mercato cinese non può assolutamente essere ignorata, essendo ormai il paese destinato a diventare il mercato mobile più importante del futuro e Apple dimostra di saperlo bene, visti gli sforzi che sta compiendo proprio suil mercato asiatico.