Un numero sempre crescente di utenti sta segnalando la ricezione sul proprio smartphone di messaggi sms del tipo “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”, che appaiono inviati da utenti presenti all’interno della propria rubrica.
Molto spesso gli utenti, tratti in inganno dalla presunta conoscenza del mittente, non esitano ad assecondare la richiesta, rispondendo al messaggio, ignari di essere vittime di una truffa. Il codice inviato, infatti, consente ai cybercriminali di impadronirsi dell’account WhatsApp e di sfruttare il servizio di messaggistica istantanea per compiere ulteriori frodi utilizzando il numero di telefono della vittima, nonché di avere accesso ai contatti salvati nella rubrica, innescando una sorta di “catena di Sant’Antonio” – il profilo WhatsApp dell’utente che ci richiede di inviargli il codice è effettivamente un nostro contatto che a sua volta ha avuto la violazione del suo account, attraverso la stessa condotta fraudolenta -, che sta ormai colpendo migliaia di cittadini in tutta Italia.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni ricorda che i codici che arrivano per sms sono strettamente personali e non vanno mai condivisi, anche se richiesti da un nostro contatto o da amici e/o familiari; non bisogna mai cliccare su eventuali link presenti negli SMS; è sempre consigliabile attivare la cosiddetta “verifica in due passaggi” disponibile nell’area “impostazioni-account dell’App” che ci permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema ci richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che andremo a effettuare sul nostro profilo; se siamo caduti nella frode è necessario avvisare subito i nostri contatti di quanto ci è capitato in modo che non diventino potenziali vittime della catena.
Come recuperare l’account Whatsapp
Accedere a WhatsApp con il proprio numero di telefono e verificare il numero inserendo il codice a 6 cifre che riceviamo tramite SMS; una volta inserito il codice SMS a 6 cifre, chiunque stia usando il nosrro account verrà automaticamente disconnesso. Potrebbe anche essere richiesto di fornire il codice della verifica in due passaggi. Se non conosciamo il codice, la persona che sta usando il nostro account potrebbe aver attivato la verifica in due passaggi.
Il Codacons riferisce inoltre di una truffa in corso con presunt coupon di marchi famosi. Utilizzando nome di marchi famosi, cybercriminali spacciano falsi coupon del valore non inferiore ai 200 euro, per attirare i consumatori al fine di fargli compilare un modulo, con la promessa del buono. Tutto ciò avviene tramite l’immissione dei dati personali ed è così che si realizza la frode: i truffatori riescono ad entrare in possesso di informazioni degli utenti WhatsApp, che rivenderanno per scopi pubblicitari. Utilizzano illecitamente marchi come Zara, H&M, MediaWorld, Euronics, Expert.
Qualora aveste ricevuto coupon sospetti non compilate alcun tipo di modulo, segnalate alla polizia postale l’anomalia.
