Huawei e l’operatore di telefonia China Mobile hanno creato una rete da 3000km in grado di trasmettere dati all’incredibile velocità di 1,2 terabit al secondo.
Le due aziende hanno collaborato con l’Università Tsinghua e il fornitore di servizi Cernet.com, creando quella che, a loro dire, è la rete tra le più veloci al mondo, con connessioni “stabili e affidabili” di 1,2 terabit al secondo, molto più veloce di quanto tipicamente offerto dalle connessioni ritenuti veloci in varie parti del mondo.
Bloomberg riferisce che l’Università Tsinghua, l’alma mater di Xi Jinping – segretario generale del Partito Comunista Cinese (PCC) e presidente della Repubblica Popolare Cinese (RPC) – inserisce il progetto nell’ambito di tecnologie che dovrebbero dimostrare le capacità di ottenere traguardi senza precedent
In alcune parti del mondo (es. USA e Giappone) sono disponibili connessioni ad altissima velocità fino a 10 gigabit, ma la media globale si attesta intorno a 1 gigabit. Connessione a 1,2 terabit sigifica fino a 1200 volte più veloce delle connessioni a 1 gigabit da molti solo sognate: con connessioni di questo tipo è possibile scaricare anche centinaia di GB in pochi secondi, liberandosi definitivamente da ritardi e lentezze.
In Italia sono ancora numerose le cosiddette “aree bianche”, quelle in cui nessun operatore ha investito e nelle quali dovrebbe intervenire lo Stato. Molti progetti di collegamenti a Banda Ultralarga nel nostro Paese stentano ancora a decollare, non sono mai partiti e c’è chi si ritrova nella migliore delle ipotesi a pagare connessioni ADSL (meno performanti rispetto a tecnologie più nuove) con costi assurdamente superiori a quelle in fibra. La copertura geografica delle diverse infrastrutture è disomogenea su tutto il territorio italiano e sono tantissime le piccole realtà periferiche non ancora raggiunte né da ADSL, né da fibra ottica.
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