La siccità che nel corso degli ultimi anni ha colpito quasi tutte le contee della California è stata solo recentemente dichiarata una emergenza superata, ma gli agricoltori e specialmente i viticoltori, non vogliono più trovarsi nella stessa situazione. È a loro che si rivolge l’Università della California (UC) con un sistema di irrigazione che ha bisogno di pochissima interazione umana. Si tratta di RAPID, acronimo di Robot-Assisted Precision Irrigation Delivery, un sistema che sfrutta macchine per monitorare e gestire gli irrigatori che somministrano acque alle viti.
RAPID è la seconda versione di un progetto, finanziato con un milione di dollari ottenuti dal Dipartimento di Agricoltura. Lo IEOR (Industrial Engineering and Operations Research Department dell’Università della California) riferisce che il team leader e professore dell’UC Stefano Carpin, sta testando il sistema in abbinamento a un non meglio precisato veicolo da terra ma l’obiettivo è la creazione di una macchina specializzata per questo scopo.
RAPID integrerà un GPS con il quale mappare i percorsi nei vigneti e farà affidamento su droni e immagini dal satellite per monitorare le condizioni atmosferiche. Una mano prensile permetterà di attivare/disattivare gli erogatori d’acqua regolando il flusso di acqua. Gli attuali impianti di irrigazione sono dotati di uno o più ugelli, con getti a pioggia naturale oppure polverizzati ma non consentono di regolare l’acqua tenendo conto dei vigneti nel loro complesso. Una situazione tutt’altro che ottimale poiché l’umidità del terreno e altre condizioni possono differire da un appezzamento di terreno all’altro. L’idea di Carpin è fare in modo che il sistema RAPID sia in grado di personalizzare il livello di acqua da irrigare per ogni appezzamento, affinché le viti possano ricevere la quantità ottimale di acqua ovunque siano state piantate.
Un primo prototipo del sistema robotico per irrigare i vigneti dovrebbe arrivare il prossimo anno. I test su un vero e proprio vigneto partiranno dal 2020. Il sistema promette di rivoluzionare l’agricoltura riducendo i consumi idrici globalmente e allo stesso tempo aumentando la resa e qualità delle colture.