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L’Australia vuole che Apple offra supporto ai rivali di Apple Pay

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Una commissione parlamentare australiana ha deciso di ascoltare Apple, Google e altre aziende ancora in merito a presunte pratiche “soffocanti” in materia di innovazione che impedirebbero a terze parti l’uso della tecnologia NFC sui dispostivi della Mela per effettuare i pagamenti.

L’unico servizio che può sfruttare l’interfaccia near-field communication (NFC) su iPhone è Apple Pay, una scelta che Apple indica necessaria per motivi di sicurezza.

L’Host Card Emulation (HCE) – un meccanismo con il quale le credenziali di pagamento più importanti vengono archiviate in una repository sicura e condivisa (il data center o il cloud privato dell’emittente) invece che sul cellulare – è quello sfruttato da Android ed è considerato da Apple meno sicuro rispetto alla implementazione proproietaria. La Mela ha riferito in una risposta alla commissione di non volere implementare l’HCE perché comporterebbe minore sicurezza sui loro dispositivi, evidenziando ancora che Apple Pay “è disponibile per tutte le banche australiane con modalità che prevedono condizioni di concorrenza eque e non discriminatorie”.

Il 52% dei pagamenti da smartphone avviene con Apple Pay

“Contrariamente a quanto riportato alla commissione (dai rivali, ndr), Apple fornisce alle banche accesso alle funzionalità NFC”. E ancora: “Apple ha sviluppato una architettura tecnica che comprende componenti hardware, software e interfacce di programmazione (API) che le banche possono usare per semplificare i pagamenti contactless con le loro carte e le applicazioni di mobile banking”. Apple ha spiegato ancora di avere scelto di chiamare questa architettura Apple Pay perché consente loro di commercializzare il servizio ai consumatori senza bisogno di scegliere una banca piuttosto che un altra”, evidenziando la possibilità di cambiare le carte emesse da banche differenti pur supportando pagamenti contactless da app di terze parti e l’uso della tecnologia NFC anche per sistemi diversi dai pagamenti (es. l’uso dell’iPhone per sbloccare e avviare l’auto e condividere la chiave dell’auto con altre persone).

Google rifiuta l’idea di Apple Pay come sistema più semplice e più sicuro del loro: “Le nostre app di pagamento sono immensamente sicure”, ha spiegato Diana Layfield, presidente di Google presidente responsabile partnership nella regione EMEA, riferendo ancora che il sistema HCE, usato da un numero molto alto di banche in tutto il mondo, è direttamente sottoposto a verifiche dalle banche stesse e sottolineando che l’esperienza utente con Google Pay è equiparabile a quella con Apple Pay.

In questo articolo di macitynet trovate la guida completa su come usare Apple Pay in Italia. Tutti gli articoli che parlano di Apple Pay sono disponibili da questa pagina.

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