USB 3.1 sfiderà Thunderbolt: una delle future implementazioni del popolare standard di connettività promette infatti di raggiungere i 20 Gbps.
Al momento siamo ancora alla fase sperimentale. L’USB Implementers Forum, che presto finalizzerà tutte le specifiche alla nuova versione, prevede infatti che USB 3.1 possa raggiungere nel momento del suo rilascio i 10 Gbps, ma sono stati svolti con successo test fino a 20 Gbps, quindi la velocità di Thunderbolt 2 che potrebbe essere di fronte ad una sfida importante, vista la popolarità di USB e i costi largamente inferiori per connettori e cavi.
Secondo le dichiarazioni del presidente dell’USB-IF Jeff Ravencraft, per ora raggiungere con sicurezza il 10 Gbps è per ora sufficiente, ma la prospettiva di poter, magari in una futura e non troppo lontana implementazione, toccare i 20 Gbps offre sicurezza agli aderenti al consorzio di poter spingere l’innovazione. Secondo le stime saranno più di 4 miliardi i prodotti con ingressi USB ad essere introdotti sul mercato entro l’anno, con un sostanziale incremento negli anni a venire. Ciò che è davvero importante è riuscire a rendere la tecnologia meno costosa da implementare in modo da non ripetere gli stessi errori di Intel con Thunderbolt che ha incontrato difficoltà ad emergere proprio a causa dell’elevato costo per i produttori che desiderassero adottare questa tecnologia nelle loro macchine e periferiche.
Novità anche riguardo il nuovo connettore USB di tipo C che, analogamente al connettore lightning di Apple, sarà più piccolo e reversibile (potrà essere collegato in qualsiasi orientamento): i primi dispositivi che lo integreranno dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno e, secondo Ravencraft, visti i vantaggi dovrebbe dominare sul mercato dei prossimi anni. La USB-IF però non si fermerà soltanto ad una sostituzione di questo tipo di connessione con le attuali USB: l’idea è infatti quella di rendere l’USB la scelta principale per PC, dispositivi mobili, televisori e perfino elettrodomestici, in quanto l’USB 3.0 sembra essere in grado di erogare 100 watt di potenza, sufficienti per alimentare senza problemi un televisore HD. Ciò si tradurrà in una universalizzazione dei caricatori dei vari dispositivi, riducendo al minimo i rifiuti elettronici ed eliminando di fatto l’impatto ambientale che questi ultimi stanno avendo negli ultimi anni.