Se qualcuno stesse pensando che il futuro iPhone avrà un vetro zaffiro, dovrebbe ripensarci. Almeno questo è quel che pensa Corning e mette nero su bianco in un documento che è un vero e proprio stato dello sviluppo del vetro Gorilla. Il produttore della copertura usata per i telefoni di Cupertino e gli iPad, non menziona, ovviamente, in alcun modo Apple, ma è del tutto evidente che è proprio alle voci secondo cui nella prossima o una delle prossime generazioni dei dispositivi potrebbe essere usato non più vetro ma, appunto, vetro zaffiro, che si riferisce l’articolo.
Corning sottolinea come il vetro Gorilla, ora alla terza generazione, non abbia nulla a che invidiare al vetro zaffiro, anzi lo batte sotto ogni profilo. «Il Gorilla Glass – dice James Steiner senior vice president and general manager del gruppo Specialty Materials – è estremamente sottile, il che favorisce l’uso dei dispositivi touch, è molto resistente, così da resistere ai danni che derivano dall’uso quotidiano, ha una superficie molto levigata, per una immagine brillante, può essere prodotto in grandi quantità e a basso costo, può essere riciclato e infine può essere modellato. Ci sono voci secondo cui i cristalli artificiali di zaffiro possono diventare una alternativa al vetro Gorilla; probabilmente è stato l’uso negli orologi a far sorgere queste speculazioni, ma quelle coperture sono molto più piccole di quelle di uno smartphone e sono da due a tre volte più spesse di un vetro Gorilla. Nei test che abbiamo svolto, lo zaffiro si rompe più facilmente del nostro vetro, costa di più e ha un superiore costo in termini di impatto ambientale»
«Che cosa si direbbe – aggiunge Jeffrey W. Evenson, senior vice president – se qualcuno avesse inventato un materiale che pesa la metà, usa il 99% in meno di energia per essere prodotto, offre display più luminosi e costa un decimo rispetto allo zaffiro? Io direi che lo zaffiro ha qualche problema… E questo è già successo; alla Corning abbiamo inventato questa cosa e si chiama Gorilla Glass».
Nella parte finale arrivano un paio di interessanti notizie in prospettiva futura. La prima è che Corning ha trovato un sistema per ridurre la riflessione del vetro, un problema molto comune nei cellulari e nei tablet, e di abbattere batteri e germi che si annidano sulla superficie dei dispositivi, il che dovrebbe aprire le porte al Gorilla Glass negli ospedali. La seconda è che è iniziata la produzione di vetro Gorilla ad un livello di spessore tale che può essere piegato e curvato a comporre forme particolari senza sacrificarne la resistenza. Questo dettaglio deve far alzare le antenne a tutti coloro che attendono l’orologio Apple, un dispositivo che potrebbe avere molti benefici stilistici e funzionali da una forma curva che il Gorilla Glass potrebbe assecondare.
