Fin dalla presentazione del progetto Apple Park è stato considerato come il quartier generale più bello, completo e avveniristico, l’ufficio perfetto in cui qualsiasi dipendente sogna di poter lavorare, ma ora l’incanto e l’amore per Apple Park sembrano già incrinarsi perché si è scoperto che manca un asilo.
La nuova sede di Cupertino copre una superficie di 70 ettari sui cui sorgono diversi edifici e strutture: oltre all’astronave che ospiterà la maggior parte dei dipendenti, oltre 12 mila persone, centro ricerca e sviluppo, parcheggi esterni e sotterranei, un’area caffetteria e ristorante immensa, lo Steve Jobs Theater: ci sarà persino un centro fitness e benessere di oltre 9 mila metri quadrati con palestre, area yoga su due piani, assistenza medica e dentista ma nessuno spazio e nessun edificio è destinato ad area asilo per accudire i figli più piccoli dei dipendenti.
La scoperta di questa lacuna nel quartier generale più innovativo e futuristico della multinazionale più ammirata e ricca del globo ha scatenato immediatamente un flusso di commenti negativi da parte della comunità della Silicon Valley, a partire dalle donne ma non solo. Quartz ha già definito l’assenza di un asilo come «Una opportunità mancata per Apple» invece Cnet, statistiche alla mano, evidenzia che gli asili sono ancora molto trascurati nei campus delle mega società USA, anche se la loro assenza pesa più in termini di giornate perse per i dipendenti genitori di figli piccoli e in denaro perso per l’azienda. A conti fatti installando un asilo si potrebbe risparmiare, riducendo le assenze dovute ai figli: le aree dedicate alla cura dei più piccoli rendono più sicuri e tranquilli papà e mamme che possono così lavorare più sereni, meno stressati, per orari anche più lunghi, il tutto rafforzando il legame tra dipendenti e società.
La discussione sull’assenza di un asilo in Apple Park si è estesa anche sui social. Mitch Kapor, imprenditore veterano della Silicon Valley, ha dichiarato che la sua precedente società aveva predisposto un asilo negli uffici già nel 1990. Le ragioni reali di questa mancanza non sono note: secondo alcuni non rientrava nelle idee tutte improntate a produttività ed efficienza sul lavoro di Steve Jobs, secondo altri Apple potrebbe sopperire all’assenza di un asilo interno al campus contribuendo alla spesa per asili e baby sitter dei dipendenti.
Huge gym but no day care. Apple campus gets it wrong. https://t.co/qcSiAxyfeV
— Mitch Kapor (@mkapor) 17 maggio 2017