Apple sta usando due differenti tipi di dischi SSD, uno dei due, di produzione Samsung, sensibilmente più veloce dell’altro di produzione Toshiba. Ecco quel che riferisce l’affidabile e competente Anandtech in un articolo pubblicato nel corso del fine settimana dopo avere analizzato i test di uno degli ultrasottili di casa Apple e dopo appreso le sigle stampigliate sulla componente.
Il sospetto che in circolazione ci siano dei MacBook Air con SSD Samsung deriva principalmente dai benchmarks: la versione con disco Toshiba arriva a 210MB/s in lettura and 185MB/s in scrittura, ma alcuni possessori del computer denunciano velocità ben superiori: 260MB/s in lettura e 210MB/s in scrittura. I benchmarks sono molto simili alla velocità denunciata da Samsung per i suoi dischi della serie 470, (250MB/s in lettura e 220MB/s in scrittura); questi SSD sono commercializzati anche nel formato da 2,5 pollici mentre Apple utilizza, come noto, un formato differente, privo di case e per questo di dimensioni ridotte, ma Cupertino potrebbe avere semplicemente ordinato i chip di memoria o chiesto a Samsung di realizzare componenti adatte ai MacBook Air. Una delle particolarità dei dischi serie 470 è l’attivazione del protocollo Native Command Queuing che riordina automaticamente le richieste che giungono dalla CPU in maniera tale da accelerare l’accesso al disco.
Una parziale conferma, più labile, ai sospetti di Anandtech, deriva dalla scritta che portano alcune delle memorie flash usate come disco fisso da Apple. Mentre sui prodotti di Toshiba, più lenti, si legge “TS128C” su quelli più veloci si legge SM128C. Nessuno è in grado di dire se SM significa “produzione Samsung”, ma certamente sussiste un forte e legittimo sospetto che sia così.
Purtroppo al momento non esiste un modo di avere un MacBook Air con disco “SM128C”. Apple distribuisce le componenti secondo la disponibilità delle componenti ed esteriormente non è possibile capire quali computer sono dotati dell’SSD più veloce, quindi comprare un MacBook Air con disco a prestazioni più elevate, purtroppo, è solo questione di fortuna.