Solo pochi giorni fa il conteggio dei download è arrivato a due milioni, totale che è ulteriormente aumentato perché finora l’app Immuni (in questo articolo come funziona e tutto quello che c’è da sapere) è già stata scaricata da 2,2 milioni di utenti. L’Italia è stata uno dei primi paesi occidentali colpiti da Coronavirus, tra i primissimi a istituire blocchi e chiusure e, fortunatamente, anche tra i primi ad avviare le fasi graduali di riapertura.
Così non deve sorprendere che sempre nel nostro Paese si registra uno dei numeri più alti al mondo per il download dell’app ufficiale di tracciamento per i possibili contagi da Coronavirus. Un dato ancora più interessante perché Immuni è basata sulla tecnologia creata in collaborazione da Apple e Google per rendere possibile il tracciamento nella completa tutela della privacy e dei dati personali dell’utente.
Nei paesi dove la pandemia ha già colpito l’app di tracciamento è vista come uno strumento fondamentale non solo per tornare al lavoro e alle attività quotidiane, ma anche e soprattutto per farlo in sicurezza, scongiurando il rischio di una possibile seconda ondata di contagio. Ma non tutti i paesi e i governi hanno deciso di impiegare una app basata sulle API di Apple e Google, anche se molte delle nazioni che inizialmente sostenevano l’impiego di app e soluzioni proprietarie, ora stanno cambiando idea e riconsiderano la scelta.
In base alle tempistiche di rilascio, la Svizzera è stata il primo paese a dotarsi di una app ufficiale con tecnologia Apple e Google, subito seguita dall’Italia, come segnala Reuters. Seguono poi Germania, Lettonia ed Estonia, viceversa Francia e Regno Unito hanno optato per una soluzione diversa. La Germania è stata tra le prime nazioni a rivedere la propria scelta, prima con una soluzione diversa, poi preferendo la tecnologia di Apple e Google.
Ma anche se Immuni è già stata scaricata 2,2 milioni di volte, siamo ancora lontani dai numeri suggeriti dagli epidemiologi perché la soluzione tramite app abbia effetto. Ricordiamo infatti che l’installazione non è obbligatoria, ma più utenti la scaricano e la utilizzano, e più efficace risulta il sistema di tracciamento via app e smartphone: per risultare realmente efficace deve essere utilizzata dal60-80% dell’intera popolazione.
L’app Immuni si scarica da questa pagina di App Store per iPhone, invece per Android si parte da questa pagina di Google Play Store. Tutti gli articoli di macitynet che parlano della pandemia coronavirus e degli impatti sul mondo della tecnologia, del lavoro e della scuola a distanza, oltre che sulle soluzioni per comunicare da remoto si parte da questa pagina.