La messaggeria istantanea di Apple, presentata durante la porzione del keynote riservata a Scott Forstall, ha subito fatto pensare ai commentatori presenti (ne abbiamo scritto anche qui su Macity) che il nuovo sistema di comunicazione immediata via 3G e Wi-Fi potenzialmente tra 200 milioni di dispositivi iOS in circolazione, abbia potenzialità enormi. E che sia una spina nel fianco sia per RIM, l’azienda creatrice dei Blackberry (che utilizzano da tempo un sistema simile, BBM, ma solo per il testo), sia soprattutto per gli operatori di telefonia mobile, i quali notoriamente hanno dei margini enormi sugli SMS.
Quali sono i margini, ci si potrebbe chiedere? Il doppio? Il triplo? Il 400 per cento? No, molto di più. Circa un miliardo per cento. Almeno, secondo quanto riporta un dato proveniente dagli USA, dove gli SMS hanno un costo simile a quello europeo. A questi operatori, un calo degli SMS fa molto male: incide su una delle voci che producono solo valore aggiunto, a costi praticamente inesistenti. E proprio a questi operatori (più che non a RIM) che Steve Jobs fa lo sgambetto.
Infatti, grazie alla messaggeria istantanea con testo, immagini, video (e i servizi aggiuntivi delle ricevute di avvenuta consegna e di avvenuta lettura) Apple adesso propone una valida alternativa agli SMS e agli MMS. Inoltre, lo fa utilizzando la stessa applicazione che si utilizza per mandare gli SMS e gli MMS. Una notizia importante perché, utilizzando lo stesso meccanismo di “scoperta” del tipo di apparecchio utilizzato dagli interlocutori per FaceTime, chi usa iOS adesso può comunicare automaticamente, facilmente e a costi molto più ridotti: il messaggio passa attraverso la rete Wi-Fi (oppure 3G) e non viaggia come SMS.
Gli operatori telefonici ben poco possono fare per bloccare questa novità. Certo, non è in grado di sostituire gli SMS, che sono un “servizio universale” (funzionano tra qualsiasi tipo di apparecchio dotato di scheda SIM), ma iMessage può tuttavia costruire un servizio di comunicazione orizzontale, fra apparecchi 3G e WiFi, molto più potente e flessibile. RIM con il suo BBM aveva costruito in effetti una possibilità interessante per i manager che utilizzavano i telefoni per la posta elettronica dell’azienda canadese. Adesso è la volta di Apple. Sarà uno dei test interessanti al momento del lancio di iOS 5, con la speranza che poi il sistema possa essere esteso anche ai Mac con OS X.