A inizio aprile la britannica Imagination Technologies, specializzata in chip grafici, ha annunciato in un comunicato di avere perso la committenza da Apple. La Casa della Mela ha deciso di fare da sola riducendo la futura dipendenza da Imagination, una mossa a sorpresa (Apple ha una quota del capitale dell’azienda e in passato ha valutato anche l’acquisizione) che è costata cara alla compagnia britannica e con investitori in fuga dal titolo.
Imagination Technologies ritiene che Apple non sarà in grado di progettare da sola i chip grafici di cui ha bisogno per iPad o iPhone o meglio, non potrà farlo senza violare brevetti dei britannici e chiede pertanto di avere gli importi relativi alla concessione delle licenze, anche quando Apple non sfrutterà specificamente sue tecnologie.
“Imagination” ha detto un portavoce dell’azienda britannica a Reuters, “ha avviato una procedura di risoluzione delle controversie in virtù degli accordi di licenza al fine di giungere a un accordo mediante un processo più strutturato”. Si tratta di una questione di vita o morte per i britannici: dopo la decisone di Apple le azioni di Imagination Technologies sono crollate di circa il 65%.
Secondo una previsione formulata da UBS, prima di arrivare al divorzio completo tra Apple e Imagination ci sarà un periodo con pagamenti per royalty drasticamente ridotte a cui seguirà un bilancio in perdita per il costruttore di GPU del Regno Unito già a partire dall’anno fiscale 2019.