[banner]…[/banner]
L’iMac Pro è già nelle mani di diversi tester che hanno avuto modo di provarlo l’all-in-one in anteprima e cominciano a essere note peculiarità e curiosità. Il kit-adattatore di montaggio VESA, ad esempio, consente di utilizzare il computer con una gamma di soluzioni di montaggio alternative, come attacchi a parete e bracci snodati. L’adattatore in questione non è incluso nella confezione e Apple permette di scegliere un kit (89,00 euro) che include una staffa VESA grigio siderale, una flangia VESA, viti M4 x 0,7 mm, viti M2.5 x 0,45 mm, una chiave TORX, una carta di accesso e istruzioni per l’installazione.
Per quanto riguarda il chip T2 per la sicurezza, si tratta si una serie di controller già utilizzati in precedenza su MacBook Pro. Apple spiega che questo integra il controller per la gestione del sistema, il processore ISP, il controller audio e il controller SSD. In abbonamento alla videocamera FaceTime HD, T2 ottimizza la mappatura dei toni e il controllo dell’esposizione, migliora le funzioni che regolano automaticamente l’esposizione e il bilanciamento dei bianchi in base al rilevamento dei volti. Lo scopo principale del T2 è ad ogni modo un altro: fornire le fondamenta per archiviazione criptata e secure boot (un meccanismo che impedisce la manomissione dei livelli più bassi del software garantendo che si carichino solo programmi autorizzati da Apple).
Dal punto di vista tecnico, T2 convalida il boot loader, il boot loader convalida il firmware , il firmware convalida il kernel e infine il kernel convalida i driver. Questo chip specializzato si occupa anche della cifratura AES: in questo modo le prestazioni dell’unità non ne risentono e il processore Intel Xeon resta libero di gestire tutte le altre attività.
La RAM non è sostituibile dall’utente. In fase di configurazione è possibile configurare iMac Pro con 32GB, 64GB o 128GB di memoria ECC DDR4 quad-channel a 2666MHz. All’interno della macchina sono presenti degli slot ed è possibile portare il Mac in un Apple Store o centro autorizzato per future espansioni di memoria. Non sembra invece possibile sostituire l’unità SSD e la scheda grafica. L’iMac Pro ha di serie un processore grafico Radeon Pro Vega 56 con 8GB di memoria HBM2; in fase di ordine è possibile scegliere il chip Vega 64 con 16GB di memoria HBM2.
Il processore Xeon non è saldato (è su un socket) ed è probabile che chi è avvezzo con questo tipo di operazioni riesca a sostituire (invalidando la garanzia) la CPU. Tutti i processori di iMac Pro hanno Turbo Boost, Hyperthreading, quattro canali di veloce memoria ECC DDR4 a 2666MHz, cache L2 e L3 ad alte prestazioni e istruzioni vettoriali AVX 512.In fase di ordine è possibile scegliere dallo Xeon W 8-core a 3.2Ghz (che con il Turbo Boost arriva fino a 4.2Ghz), fino allo Xeon W 18-Core 2,3GHz (con Turbo Boost arriva fino a 4,3Ghz).
L’iMac Pro è costoso ma l’AppleCare Protection Plan che offre fino a 3 anni di assistenza telefonica dei tecnici Apple opzioni aggiuntive di copertura hardware, è venduta sempre 179,00 euro.
Interessanti le applicazioni indicate da Apple per evidenziare i vantaggi della nuova macchina: ovviamente Final Cut Pro X ma anche Gravity Sketch per la Realtà Virtuale, Adobe Dimension CC (progettazione e modellazione 3d), Twinmotion (software 3d real time, usato prevalentemente in ambito architettonico), OsiriX MD (visualizzatore per immagini mediche), Cinema 4D ( software per la modellazione 3D e l’animazione) ed Electronauts (creazione di filmati musicali cm supporto Realtà Virtuale).
