La National Labor Relations Board (NLRB) – agenzia governativa del governo USA con la responsabilità di far rispettare il diritto del lavoro – ha stabilito che Apple ha violato leggi federali obbligando i dipendenti di un Apple Store di Atlanta a partecipare a riunioni anti-sindacali.
Lo riferisce Bloomberg spiegando che a maggio dipendenti dell’Apple Store Cumberland Mall di Atlanta avevano previsto di tenere un’elezione sindacale per giugno organizzata da Communications Workers of America (CWA), uno dei più grandi sindacati nell’ambito della comunicazione e dei media.
CWA ha ritirato la richiesta di avviare procedure elettorali per le Rappresentanze sindacali unitarie, accusando Apple di “reiterate violazioni” che avrebbero reso “impossibili elezioni libere ed eque”.
Un portavoce del sindacato che era stato scelto dai dipendenti ha riferito a Bloomberg che “i dirigenti Apple “pensano che le regole per loro non valgano”, equiparando le tattiche di Apple a una “guerra psicologica”.
La NLRB ha riferito che presenterà denuncia se Apple non risolverà la questione stragiudizialmente, arrivando alla seconda contestazione di questo tipo.
Il 12 maggio di quest’anno, da alcuni documenti trapelati dai piani alti di Apple sarebbe emersa la volontà dell’azienda di dissuadere la formazione di sindacati da parte degli store leader statunitensi. Il 17 maggio i dipendenti dei negozi al dettaglio di un Apple Store ad Atlanta, hanno fatto sapere di incontri nei quali sarebbero stati invogliati a non aderire ai sindacati. Il 19 maggio è arrivata contro Apple l’accusa di attività anti-sindacali dai dipendenti del World Trade Center, innescando la denuncia ufficiale da parte del National Labor Relations Board.
Come abbiamo spiegato qui, i sindacati da sempre sono generalmente osteggiati negli USA ma sono molti i lavoratori che, soprattutto con l’acuirsi della crisi, hanno compreso la necessità di tutele e protezioni; la riapertura di fratture tra capitale e lavoro rende ancora più evidente la necessità di un maggiore potere contrattuale per consentire ai lavoratori di reagire in materia collettiva.