Il colosso americano che per anni è stato sinonimo di start-up di successo, idee innovative e capacità di business originale è una delle aziende più grandi e più ricche degli Stati Uniti. Fa un certo effetto apprendere che il colosso Google è stato raggiunto e superato dall'”outsider” Apple, in vita dalla fine degli anni 70, sulla breccia negli anni 80, data per spacciata nel 90 e rinata con il nuovo millennio.
Ieri sera alla chiusura delle borse il valore complessivo di Apple, pari a 158,84 miliardi di dollari ha superato quello di Google pari a 157,23 miliardi di dollari. In termini tecnici il valore complessivo di una azienda viene definito capitalizzazione di mercato: si ottiene moltiplicando il prezzo delle azioni per il numero complessivo delle azioni. La capitalizzazione di mercato offre un valore unico che indica la dimensione economica e societaria presa in esame. Ricordiamo che la capitalizzazione di mercato è una stima di mercato del valore di una compagnia basata sulle condizione economiche e monetarie ma anche sulle prospettive future.
Apple gode di ottima salute sotto tutti i punti di vista e la battaglia del valore con Google sembra essere giocata proprio sul piano delle tecnologie mobile. Il gigante dei motori di ricerca è il primo in assoluto per la pubblicità online ma non gode di fonti di reddito così diversificate e alternative come quelle di Cupertino. iMac, iPod, ora iPhone e poi Itunes Store e anche App Store. Cupertino inventa gadget digitali e ogni volta nuovi sistemi in grado di generare nuovi profitti. Da anni si parla di un computer o un portatile Google, poi di un telefonino Google e, solo dopo iPhone, anche di uno smartphone Google. Nell’attesa di Android, iPhone sta già rivoluzionando il mondo degli smartphone con effetti innegabili sul bilancio di Apple.