Una dozzina di società tra le quali ARM, Texas Instruments e Qualcomm hanno mostrato i primi prototipi di dispositivi mobili basati sulla piattaforma Android di Google.
Il software di sistema gratuito è stato lanciato a novembre dello scorso anno ed è portato avanti da un’alleanza di più di 30 società (la cosiddetta “Open Handset Alliance”) che include, oltre a Google, nomi quali: China Mobile, HTC, Intel, Motorola, Qualcomm, T-Mobile, Telefonica, NVIDIA, LG ed eBay.
I primi modelli dovrebbero effettivamente arrivare sul mercato entro la fine di quest’anno. Un primo prototipo, prodotto da ARM è stato in ogni caso mostrato a Barcellona nel corso del Mobile World Congress tuttora in corso. Nei modelli mostrati era possibile visualizzare mappe, accedere al web con un browser, scattare foto con la fotocamera integrata, riprodurre elementi multimediali, inviare e-mail e utilizzare un’applicazione per la gestione del calendario. Tutto ciò, insomma, che ci si aspetta da un moderno telefono di fascia medio-alta.
La piattaforma Android è basata su codice open source Linux e questo permette agli sviluppatori di avere grande flessibilità , strumenti di sviluppo, librerie e tool vari grazie ai quali è possibile sviluppare da subito applicazioni di vario tipo personalizzabili per i futuri telefoni d’ogni singolo produttore o operatore telefonico.
Altre compagnie a dichiarare di avere prototipi già funzionanti di telefoni basati su Android sono: Marvell, Texas Instruments, Qualcomm, NEC e ST Microelectronics. Samsung spera di riuscire a mostrare i primi prototipi entro la fine dell’anno corrente.
Android non è la sola piattaforma Linux-based a cui sono interessati i vari produttori di telefoni. Secondo quanto dichiarato dalla Mobile Linux foundation, vi sono al momento 18 telefoni di sette diverse società (incluse Panasonic, LG e Samsung) attualmente in fase di sviluppo, tutti basati sul software LiMo.
[A cura di Mauro Notarianni]