NOTA: le immagini relative al keynote sono pubblicate su questa pagina di Macitynet.
Alle ore 19 il keynote si apre non la consueta introduzione di Steve Jobs ma con uno spot che appare sullo schermo.
Si tratta della serie “Get a Mac” PC e Mac impersonati dai consueti attori ma
in scena c’è Pc che fa la parte di Steve Jobs, vestito con dolcevita nera, jeans e sneakers e fa finta di licenziarsi e chiudere Apple.
Dice: “Non ho scelta: Vista sta andando così bene…” e tira fuori uno Zune marrone con le cuffie impigliate.
Arriva però “mac”, l’attore che impersona il Mac: “ti ho detto anche l’anno scorso che non ci avrebbero creduto che sei Steve Jobs”.
E lui risponde: “Ok, I’m Phil Schiller”…
Si comincia
Applausi ed entra Steve Jobs vestito di nero, sullo sfondo una visione del ponte di san francisco con sovraimpresso WWDC 2007.
“E’ la più grande WWDC nella storia di Apple. più di 500 iscritti, 950 mila sviluppatori iscritti nel programma apple, aumentati di 200 mila unità rispetto all’anno scorso.
Ci saranno una serie di conferenze con un rapporto di 1 ingegnere Apple per 4 sviluppatori
lo sforzo di Apple per lo sviluppo delle applicazioni è massimo.
Steve Jobs adesso torna indietro di un anno, parlando di Intel.
“Siamo riusciti nell’abizioso progetto della transizione da IBm-Motorola a Intel, la cosa più ambiziosa che sia mai stata fatta in tutta l’industria.
il lavoro incredibile delle persone ad Apple e ovviamente di tutti gli sviluppatori che hanno sviluppato “zilioni” di applicazioni universal binary-
C’è anche da dire che Intel stessa dal primo giorno ha fatto un lavoro incredibile per questo
lo stesso Ceo Otellini ha lavorato davvero duramente per supportare Apple, con i migliori processori e ingegneri
Adesso che la transizione è dietro di noi – dice Steve Jobs – vorrei invitare Paul Otellini sul palco”.
Sale Otellini, Ceo di Intel, la casa produttrice di Cpu di Santa Clara
Steve Jobs presenta un piccolo regalo a Otellini: Jonathan Ive ha realizzato apposta per Otellini un piccolo presente, una sorta di premio da consegnare a Intel e al suo team.
Otellini ringrazia e spiega che il meglio deve ancora venire, che stanno lavorando a cose incredibili per il futuro.
Giochi per Macintosh
Iniziamo con EA, il primo publisher di giochi al mondo, che torna al Mac allla grande: arriva sul palgo Bing Gordon, Chief Creative Officer e cofondatore di Electronic Arts.
Ci sono due Mac pronti e ci sarà la presentazione di nuovi giochi per Mac
Anche i mie figli – dice Gordon – vogliono tutti i giochi di EA per Mac negli Apple Store e quindi Command e Conquer 3, Battlefield 2142. Need for Speed Carbon, Harry Potter and the order of the Phoenix
Nel gioco dedicato a Harry Potter, la grafica è impressionante: all’interno dei cortili della scuola per maghi è possibile assistere ad effetti di luce e transizioni velocissime. Gordon scherza ispirandosi ad uno degli effetti presenti nel videogioco, la scena delle candele che volano sopra il refettorio: Steve Jobs lo sta per fare anche con Leopard!
Il gioco uscirà in contemporanea per Mac e Pc lo stesso per Madden NFL 08 e Tiger Woods PGA Tour 08.
[leggi questo articolo per un approfondimento]
Torna sul palco Steve Jobs.
Arrivano anche giochi da ID: John Carmack fondatore, proprietario e CTO lo segue sul palco. Jobs sottolinea che sono anni che Carmack non viene in pubblico.
Inizia Carmack: abbiamo lavorato per alcuni anni in segreto su nuove tecnologie che mostriamo per la prima volta in pubblico. ID Tech 5 è una nuova generazione di motori per giochi tridimensionali, molto veloci. Esso può essere utilizzato in vari modi, il suo creatore ne sottolinea la potenza e la possibilità di customizzarlo, agendo su vari elementi.
Si tratta di una tecnologia che esce in contemporanea su PS3, Xbox, Pc e Mac ad Agosto. Altri annunci a tema, seguiranno in poco tempo. A tali parole scoppia un grande applauso tra gli sviluppatori. Carmack è una delle leggende viventi del mercato dei videogiochi.
[leggi questo articolo per un approfondimento]
Il tempo del Leopardo
Adesso si parla di “grandi gatti”: Mac OS X Leopard. L’attuale Tiger è stata la versione di maggior successo degli OS per Apple: 22 milioni di utenti attivi:
– il 67% sono utilizzatori di Tiger;
– il 23% usa Panther;
– il 10% versioni precedenti di OS di Apple
si tratta di un record per il settore, nessun altro produttore di Sistemi Operativi ha così tanti utilizzatori dell’ultima versione.
Adesso entriamo dentro Leopard, in programma per ottobre. Tiger è apparso per Intel nel 2006 e Leopard in ottobre, 21 mesi dopo. E’ la sesta nuova versione di Mac OS X con 600 nuove funzionalità .
Ne vedremo 10:
Nuovo desktop
A questo punto la platea esplode in un applauso. Il nuovo desktop appare simile a quello precedente, con trasparenze per Dock e menu. Niente più sfondo blu, questa volta ci sono fili d’erba.
Jobs spiega che nessuno lo utilizza, è un concetto nuovo: il nuovo Dock è più tridimensionale ed anche la barra dei menu è stata rinnovata.
Per mantenere pulito il desktop sono stati “adottati” gli stacks, una visione coerente delle finestre ed un modo per vedere più avanti la finestra attiva.
Gli stack sono cartelle nel Dock che permettono di avere rapidamente accesso a documenti. Cliccandoci sopra compare una lista trasparente di documenti e cartelle per poter avere più rapidamente accesso ai file contenuti.
Immediatamente parte la demo per mostrare le reali caratteristiche di “stack”. Jobs apre anche una finestra di Safari, il quale non appena viene spostato sotto il Dock mostra un effetto di trasparenza. Gli stack si comportano come una sorta di mazzo di carte o fogli di libro. Cliccando su un file multimediale, questo si apre rimanendo dentro lo stack.
Alla base dello stack è presente un pulsante “show in finder” che consente di andare direttamente alla cartella che li contiene.
Dopo Safari e Quicktime è la volta di qualche Pdf visualizzati con Anteprima. Queste applicazioni, ora, hanno l’interfaccia unificata in stile metallo. Si possono mostrare in un colpo solo tutte le applicazioni atttive, facendole spuntare dal Dock come per le tradizionali finestre. Con l’effetto genio attivato, esse possono anche rientrare nella barra a velocità rallentata.
E’ stato aggiunto anche a Safari un bottone per il download rapido dei documenti e pdf dal web, attraverso una trasparenza simile a quella delle presentazioni di anteprima.
Seconda novità : nuovo Finder
Una barra laterale ridisegnata aumenta la cercabilità di nuovi mac e server in rete. Sarà più facile condividere i documenti di altri computer in rete locale e, se siete abbonati a .Mac, c’è la funzione di condivisione attraverso tutta la rete di documenti.
L’opzione di visualizzazione in stile “Cover Flow” di iTunes si estende anche alle nuove finestre del Finder. L’effetto per i documenti e le foto è semplicemente straordinario.
Nella barra laterale appaiono gli elementi più semplici e ordinati. Le funzioni di ricerca sono ancor più personalizzabili: si possono programmare smart folder con i documenti aperti oggi, ieri, nella settimana o in qualsiasi data. Le ricerche coinvolgono la lista di computer condivisi in casa o in rete locale.
Steve Jobs spiega come funziona la condivisione su Internet dei computer: ora la macchina di casa notifica a .Mac il suo indirizzo IP automaticamente, la stessa cosa avviene col portatile e gli altri Mac. In tal modo per mezzo di una connessione crittata sicura è possibile creare un tunnel VPN tra le macchine.
La condivisione avviene anche tra macchine presenti in posti diversi, pur se esse non hanno indirizzi IP statici.
Il CEO di Apple, mostra una demo in tempo reale del Cover Flow applicato ai documenti: aprendo un singolo PDF è possibile anche “sfogliare” le pagine, la stessa cosa accade per le slide di Keynote o per i video. Le icone e i file vengono presentati come icone bidimensionali, proprio come le copertine degli album su iTunes.
Questa modalità di visualizzazione funziona anche per le macchine alle quali ci si connette, Pc compresi.
Siete lontani da casa e state operando da un computer qualsiasi connesso ad internet? La nuova funzione “back to my Mac” (attivata dal pannello .Mac delle preferenze di Sistema) vi consentirà di trasferire rapidamente i documenti presenti nel vostro computer. Sarà anche possibile cercare un file tra tutti quelli condivisi.
Terza funzione: Quick Look
Con questa funzione si possono vedere istantanee preview dei file senza bisogno dell’applicazione che li ha generati: funziona con gli onnipresenti documenti di Word, Excel oltre al testo, immagini, film movie, pdf etc …
Si possono aggiungere plug-in per altri tipi di documenti ed avere anteprime a tutto schermo.
Con un’altra dimostrazione Jobs ne mostra il funzionamento partendo da Cover Flow dentro una cartella, si può istantaneamente avere l’anteprima con un click che fa scalare la presentazione a tutto schermo. In maniera molto semplice, permette di entrare anche nelle varie pagine dei documenti.
Viene mostrato un file di Excel, poi il trailer di Ratatouille, il prossimo film di Pixar, che passa in un attimo da tutto schermo ad anteprima.
“E’ il sistema per vedere rapidamente se quello che sto cercando è davvero quel che voglio” – dice soddisfatto Steve Jobs.
Quarta funzione: 64 Bit
Leopard è totalmente 64 bit dall’inizio alla fine, non solo il core di Unix, ma anche Cocoa. E’ il primo nel mondo pc che renda la potenza dei 64 bit mainstream in questo modo. Una versione di Leopard può far girare applicazioni a 32 e 64 bit l’una a fianco dell’altra.
La potenza di un software a 64 bit accanto ad uno a 32 viene mostrato subito: due applicazioni aprono due enormi fotografie della libreria del congresso, le quali non potendo essere tenute contemporaneamente in memoria, devono quindi essere passate alla memoria del disco.
Con uno zoom viene mostrato quando è densa la foto, zoomando su un singolo libro.
La velcità di esecuzione di un filtro è rapidissima, la versione a 64 bit finisce in 28,48 secondi, l’altra impiega più di 81 secondi per terminare il lavoro.
Quinta funzione: core animation
Si aggiunge a Core Audio e Video, permettendo di automatizzare le animazioni, testo, immagini, video, effetti Open GL. E’ uno strumento fantastico per gli sviluppatori perché porta con sé automaticamente l’accelerazione via GPU.
Un’altra dimostrazione, realizzata dal team di Apple, viene utilizzata per sbalordire la platea. Un muro di schermi, analogo a quello dello spot di Apple TV, viene composto da video in tempo reale: uno per ciascuno degli schermi.
La visualizzazione della demo è davvero spettacolare e gli applausi piovono a scena aperta.
Sesta funzione: Boot Camp
Viene pubblicizzato come un software straordinario: dallo scorso marzo è stato scaricato 2.5 milioni di volte. In Leopard sarà inserito dentro l’OS, e sarà utilizzato per far girare Windows XP o Vista. Non sarà più necessario masterizzare un cd a parte con i driver dedicati a Windows.
Il suo funzionamento sarà ancor più integrato con gli altri virtualizzatori. Tecnicamente è la soluzione perfetta perché offre la massima velocità sfruttando nativamente l’hardware.
Settima funzione: Spaces
Come raggruppare le finestre di applicazioni diverse che spesso si sovrappongono e creano molta confusione? La risposta è Spaces, il quale permetterà di razionalizzare il modo di lavorare portando il concetto di schermi virtuali sui computer di tutti.
Jobs fa vedere un effetto che somiglia a quello di Exposé tra i quattro spazi, mentre in uno degli stessi c’è addirittura c’è un gioco attivo.
E’ possibile muoversi rapidamente tra i quattro spazi-scrivanie realizzate con Spaces, riorganizzando le posizioni degli spazi e spostando le applicazioni da uno all’altro.
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