NOTA: le immagini relative al keynote sono pubblicate su questa pagina di Macitynet.
continua dalla seconda parte
Adesso la superstar è ovviamente l’iPhone. Sarà in vendita il 29 giugno, diciotto giorni a partire da oggi. Cosa succederà allora per gli sviluppatori? Abbiamo cercato di trovare una soluzione “dolce” per permettere ai programmatori di realizzare applicazioni nella maniera più facile possibile.
iPhone ha un vero e proprio Safari, non un programma similare o riadattato: quindi le applicazioni per il Web 2.0 ed Ajax che già si integrano con il telefono ed i suoi servizi (mandare email, fare telefonate) possono funzionare senza problemi.
I software verranno distribuiti sia tramite i server di Apple che sui siti dei produttori. La sicurezza delle applicazioni verrà garantita da una sandbox.
Il bello è che non c’è bisogno di SDK, tool di sviluppatori, perché questi sono già disponibili: si possono cominciare a vendere queste applicazioni dal primo giorno. Scott Forstall, VP per il software di iPhone presenta come funzionano queste tecnologie.
Una demo di una semplice applicazione per interrogare un data base di indirizzi aziendali viene eseguita tramite il Safari di iPhone, naturalmente è possibile chiamare direttamente la persona o spedirle un’email. Le funzionalità si estendono anche agli indirizzi fisici: si può mostrare come arrivare a casa sua e dove si trova in ufficio.
Dopo di ciò Steve Jobs torna sul palco: spiega che Google, Salesforce e tante altre realtà costruiscono software in questo modo; è molto moderno ed economicamente valido.
Appena avrete iPhone lo potrete fare tutti e provarle sui Safari del cellulare, con lo stesso motore di quello per i Mac.
Leopard, Safari per Windows e applicazioni per iPhone: questi sono i tre grandi temi di questa edizione del WWDC 2007.