Papermaster deve smettere immediatamente di lavorare per Apple. L’ordine arriva dal giudice del distretto federale di White Plans, Kenneth Karas che ha in esame il caso dell’ex dipendente IBM cui Cupertino ha affidato l’incarico di guidare lo sviluppo hardware dei dispositivi da tasca. Il magistrato, dice Reuters, con la disposizione dà seguito alla richiesta avanzata da IBM che ritiene che Papermaster accettando l’incarico ha violato un comma del suo precedente contratto che gli impedisce di assumere per un anno dalla sua partenza in una società concorrente.
La disposizione di Karas non è permanente. Ha semplicemente scopo preventivo, in attesa di un esame più completo della vicenda e di ascoltare le posizioni delle due parti. Il prossimo appuntamento è per il 18 novembre, quando si terrà l’udienza. Prima di allora, entro martedì, Papermaster ha la possibilità di opporsi all’ordinanza presentando le sue ragioni.
Apple, per bocca di un portavoce, ha fatto sapere che si adeguerà alla disposizione del giudice, ma si dichiara fiduciosa “in un chiarimento che porterà Mark Papermaster a lavorare per Apple”. A sua volta l’ingegnere ex IBM, attraverso i suoi avvocati, ribadisce che l’incarico a Cupertino è importante per la sua vita professionale “pretendere di tenere il nostro cliente lontano da un lavoro per un anno – dicono i legali – sarebbe estremamente penalizzante per la sua carriera professionale”. Nella documentazione presentata nei giorni scorsi, come spiegato altrove, Papermaster aveva respinto l’ipotesi che Apple e IBM siano concorrenti e di conseguenza sarebbe un suo diritto assumere l’incarico a Cupertino. Apple si occuperebbe, infatti, di prodotti consumer, Ibm di sistemi ad alte prestazioni per imprese.
“I dispositivi elettronici, grandi e piccoli sono basati sullo stesso tipo di intelligenza: il microprocessore” è stata la risposta di IBM.