Apple non può essere imputata di esercizio illegale di monopolio. La richiesta di Psystar, parte fondante della causa che oppone il piccolo produttore di cloni non autorizzati al colosso di Cupertino, di portare in tribunale l’avversaria sulla base delle normative che regolano la libera concorrenza negli Stati Uniti è stata respinta nel corso della serata di ieri dal giudice William Aslup, che l’aveva all’esame.
La negazione al diritto a procedere sulla base delle leggi antitrust si basa sul fatto che la posizione di Psystar, secondo cui Apple ha creato un monopolio nei sistemi operativi perché Mac Os X non è intercambiabile con Windows, non sarebbe sostenibile. Secondo il magistrato della corte distrettuale del Nord California, insomma, Apple non può essere considerata una monopolista perché in realtà chi non gradisce il sistema operativo di Cupertino ha delle alternative e Psystar non è stata in grado di produrre sufficienti argomenti affermando che il Mac Os è così unico da non avere un prodotto sostitutivo.
“Gli studi di mercato * dice Aslup * dimostrano che benché i computer Apple abbiamo una forte identità di brand e una forte lealtà da parte dei clienti, non mancano di concorrenza. Le affermazioni di Psystar che indicano le campagne pubblicitarie di Apple come un elemento a sostegno della tesi del monopolio, in realtà dettano una situazione contraria: se Apple fosse un monopolio non avrebbe bisogno di creare campagne pubblicitarie di richiamo per sottrarre clienti ad un concorrente”
La dismissione della richiesta da parte di Psystar di procedere con una causa antitrust contro Apple è un duro colpo per l’intero impianto difensivo della società dalla Florida; si indebolisce infatti la presunta scelta di andare sul mercato con un clone non autorizzato per fronteggiare un monopolista deciso a tenere fuori dal business i potenziali concorrenti.
Psystar ha ora solo 20 giorni per presentare nuova e più convincente documentazione e ribadire la sua posizione. Se non ci riuscirà o deciderà di rinunciare, non le resterà che affrontare a “mani nude” Apple che chiede la cessazione della commercializzazione di macchine generiche con Mac Os preinstallato con un hack e il ritiro di tutte quelle già vendute presso i clienti, oltre che un pesante risarcimento.