Jon Rubinstein, amministratore delegato di Palm ed ex capo della divisione iPod di Apple, in un’intervista nel quale erano presentati nuovi dispositivi basati sulla piattaforma WebOS che saranno rilasciati nel corso dell’anno, ha parlato di Apple e dell’iPhone affermando che, anche se sembra strano, la sua società non si preoccupa troppo di Apple e nemmeno dell’iPhone. L’intervistatrice ha replicato con un “non ci credo” e Rubinstein in tutta risposta ha affermato di non aver mai toccato un iPhone.
“Non ho un iPhone” ha detto Rubinstein “e nemmeno l’ho mai usato”. Il dirigente di Palm ha poi parlato anche del tira e molla tra Apple e Palm per la controversa procedura di sincronizzazione del Pre che sfruttava iTunes. Palm ha per diverso tempo abilitato la sincronizzazione facendo credere ad iTunes che si trattasse di un iPod, di fatto raggirando il sistema operativo presentando nella fase di connessione il suo dispositivo come se questo fosse prodotto da Apple, usando delle stringhe (“vendor ID”) riservate, tanto che la casa di Cupertino ha dovuto chiamare in causa l’USB Forum per far smettere Palm nel continuare ad usare questo metodo poco ortodosso. L’USB Forum ha affermato che solo Apple ha il diritto di presentare i suoi prodotti come iPhone o iPod e limitare e anche impedire se vuole la sincronizzazione con dispositivi diversi da quelli da essa prodotti.
Per Rubinstein, Apple sbaglia e pensa che ciò “non è buona cosa per i loro utenti”. Il CEO ha anche dichiarato che la società non ha nei piani il rilascio di un software di sincronizzazione, poiché questo è un compito che spetta eventualmente a sviluppatori di terze parti. Rubinstein, infine, non ritiene di dover accordarsi con Apple per creare una soluzione di sincronizzazione congiunta.
Rubinstein, lo ricordiamo, ha lasciato Apple nel 2005. Cominciò a lavorare nel 1990 con Steve Jobs alla NeXT (società di Jobs acquisita in seguito da Apple). Steve Jobs nominò Rubinstein vice president of hardware engineering ed è uno dei fautori dell’iPod e del primo iMac.
[A cura di Mauro Notarianni]