Sebbene il G20 abbia portato un po’ di serenità in casa Huawei e Honor, nei mesi scorsi il ban indetto dall’amministrazione Trump aveva certamente creato panico nei colossi cinesi. Fu allora che si inizio a parlare subito di un piano B per la società, di un nuovo sistema operativo. Quale che sia questo nuovo OS, non sarà comunque destinato a sostituire Android.
Secondo diverse fonti interne al progetto, Huawei Hongmeng OS, che tutta la stampa ha additato come potenziale successore di Android, sarebbe invece un sistema operativo progettato per uso industriale, con molte meno stringhe di codice rispetto a quello che un moderno sistema operativo per consumatori richiede. Secondo l’agenzia di stampa Xinhua, Huawei rimarrà con Android per il prossimo futuro.
Sembra dunque che Hongmeng non sarà affatto un sostituto dell’OS di Google, ed anzi, sembra che non potrebbe nemmeno essere implementato su uno smartphone consumer, tanto lacunoso sarebbe per un normale utilizzo, inteso come quello che si fa ad oggi dei tradizionali sistemi operativi mobili.
Quale sia la verità di questo misterioso OS, Huawei rimane in una posizione commerciale precaria nei confronti dei fornitori USA ma mostra di avere piena fiducia in una soluzione definitiva annunciando nelle scorse settimane, in via ufficiale, la lista di terminali che saranno a breve aggiornati alla EMUI 9.1, naturalmente basata ancora una volta su Android.
Ancor più importante, già alla fine di giugno, Huawei ha rassicurato tutti gli utenti, annunciando tutti gli smartphone che saranno aggiornati ad Android Q, prossima major release del robottino verde. Insomma, sembra che il connubio Android Huawei sia destinato a non essere messo in forse, almeno per il prossimo futuro, da alcun nuovo sistema operativo proprietario.