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I dati svelati da Apple alle polizie del mondo ora in un rapporto interattivo

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Apple ha aggiornato il semestrale report sui dati svelati alle polizie del mondo; le informazioni sono disponibili non solo come PDF ma anche in una sezione del sito della Mela.

Da gennaio di quest’anno a giugno 2018, Apple ha ricevuto da parte dei governi 32.342 richieste di accesso ai dati degli utenti, in aumento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale le forze dell’ordine hanno richiesto accesso a 163.823 dispositivi. Al primo posto, la Germania con 13.704 richieste di accesso di 26.160 diversi dispositivi. La necessità di indagaare su dispositivi rubati rimane il principale motivo delle richieste. Negli Stati Uniti sono state effettuate 4570 richieste di accesso riguardanti 14.911 dispositivi. Apple ha ricevuto anche 918 richieste di identificazioni finanzaria, relative a frodi con le carte regalo iTunes.

Per quanto riguarda l’accesso ad iCloud, Apple ha ricevuto 4177 richieste di accesso, in aumento del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’aumento di questo tipo di richieste è legato probabilmente alla diffusione di alcune frodi in Cina per le quali il governo ha chiesto un elevato numero di dati.

Il report completo sull’Italia è disponibile a questo indirizzo. Il nostro Paese ha richiesto accesso a 595 dispositivi, 129 richieste di identificazione finanzaria, 76 accessi ad account e 4 richieste di localizzazione per emergenza.

Richieste delle forze dell'ordine italiane ad Apple

Apple, come abbiamo spiegato molte volte, riceve documenti legali di vario tipo contenenti richieste di fornire informazioni o eseguire determinate azioni. Gli enti governativi e privati che si rivolgono a Apple per avere informazioni e dati dei clienti devono attenersi alle relative leggi e normative in vigore. Per contratto, i fornitori di servizi che lavorano con Apple devono seguire le stesse procedure applicate da Apple per gestire tali richieste. Gli avvocati della Mela le esaminano  e si accertano che siano legittime dal punto di vista legale. Se lo sono, vengono forniti i dati che rientrano nell’ambito della richiesta specifica. Se una richiesta non è legittima dal punto di vista legale, o Apple ritiene che sia poco chiara, inopportuna o troppo vaga, viene contestata o respinge. Un riepilogo delle richieste è pubblicamente disponiibile ogni sei mesi.

Apple, riferisce TechCrunch, ha previsto un portale online su scala globale per i funzionari delle autorità governative: dopo essersi autenticati, sarà possibile inviare e monitorare le richieste di dati e ottenere le informazioni appropriate da parte di Apple. La Casa di Cupertino ha specifiche linee-guida in materia di richieste da parte delle forze dell’ordine e svolge corsi di formazione specificiindicando il tipo di dati che Apple può rendere disponibili e come ottenerli in conformità con le linee guida per le procedure legali. ue volte all’anno nei report sulla trasparenza è spiegato come vengono gestiti i diversi tipi di richieste che arrivano. Partite da qui per accedere alla sezione web interattiva del portale di Apple.

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