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L’arrivo annunciato da Cupertino entro la fine dell’anno è ormai agli sgoccioli ma dagli USA arriva un altro segnale: la disponibilità di iMac Pro è attesa a breve, con ordinativi possibili entro questa settimana. Questa volta gli indizi partono direttamente dagli uffici di Cupertino, sembra infatti che il team vendite Apple dedicato ai grandi clienti sia già stato attivato per informare dell’arrivo del nuovo computer tutto in uno professionale.
Le mail inviate dal team vendite di Apple offrono informazioni sul nuovo iMac Pro, richiedendo ai clienti eventuali indicazioni sulle configurazioni personalizzate più richieste, questo sopratutto per processore, memoria, storage, scheda video e anche periferiche. In base alle richieste del cliente il team vendite di Cupertino risponde fornendo un preventivo approssimativo, dato indispensabile per poter organizzare le somme necessarie per l’acquisto oppure per poter ottenere eventuali finanziamenti per l’acquisto di iMac Pro.
In base alle informazioni captate da AppleInsider sembra che gli ordinativi potrebbero già partire entro la fine di questa settimana, suggerendo così che la disponibilità di questo nuovo modello sia ormai imminente. Ricordiamo che Apple ha annunciato iMac Pro in occasione della conferenza mondiale degli sviluppatori WWDC 2017 svoltasi a giugno, con disponibilità indicata entro la fine di quest’anno. Il rilascio negli ultimissimi giorni dell’anno ricorda quanto avvenuto anche per l’introduzione del Mac Pro cilindrico avvenuta alla fine del 2013, inizialmente con un numero limitato di unità e disponibilità via via crescente e tempistiche ridotte nelle prime settimane dell’anno seguente.
Per il momento Apple ha annunciato esclusivamente il prezzo in USA: iMac Pro sarà disponibile a partire da 4.999 dollari con configurazioni personalizzabili per processori Intel Xeon fino a 18 core, schede video AMD Vega 56 oppure Vega 64 e unità SSD fino a 4 terabyte. Negli ultimi giorni le segnalazioni sull’arrivo imminente sono aumentate, inclusa la registrazione per la commercializzazione nei paesi dell’Est Europa e una misteriosa data di lancio indicata da Google e Wikipedia.