Il regista hollywoodiano Barry Jenkins ha scelto Apple per la produzione dei suoi film. La tecnologia marchiata Apple abbraccia così l’arte del cinema, e questa dichiarazione dal regista premio Oscar arriva mentre cresce l’attesa per la il servizio in streaming di Cupertino: MacBook Pro e iPad sono diventati gli strumenti essenziali per la produzione e il montaggio dei film di Barry Jenkins.
La storia d’amore tra Barry Jenkins e la tecnologia è incominciata agli albori della sua carriera cinematografica. Già quando incominciava ad approcciare alla tecnica del montaggio al college, Jenkins sperimentò presto tecniche moderne e ora, quando lavora sui suoi film, non si affida soltanto alle cineprese ARRI, ma anche ad un MacBook Pro e al nuovo iPad Pro, con cui porta a termine i suoi progetti.
“La piattaforma Apple e le cineprese ARRI sono gli strumenti che mi hanno aiutato a diventare il creatore che sono”, afferma Jenkins.
Per l’editing video, Jenkins e il suo collaboratore Joe McMillon hanno utilizzato Avid Media Composer, software che ha consentito loro di completare il lavoro sulla loro base di lavoro Mac Pro.
La passione di Jenkins per i prodotti Apple non è un segreto: era comparso nella campagna pubblicitaria Behind the Mac del 2018 – resa pubblica nel 2018 – mentre regge il suo MacBook Pro con un disco esterno: è sotto l’ombrello, sotto la pioggia, mentre esporta il final cut del suo pluripremiato Moonlingt. Ora Jenkins sta girando un adattamento di “If Beale Street Could Talk” di James Baldwin e presto si occuperà di una serie Amazon Prime dedicata a “The Underground Railroad” di Coulson Whitehead.
Jenkins, meravigliato di quanto sia facile per le giovani generazioni di registi produrre grandi contenuti, spiega che “puoi fare qualsiasi cosa ora. Bastano un telefono o una reflex digitale. The world is a young filemaker’s oyster”.
Apple potrebbe collaborare ancora con Jenkins. Sono di qualche mese fa, alla fine del 2018, le voci che parlavano di una collaborazione tra Cupertino e A24, lo studio di produzione di Moonlinght, al lavoro su contenuti destinati probabilmente al servizio di streaming video di Apple.